Il diario sottovoce di Edi Brancolini

La Galleria Comunale d’Arte contemporanea L’Ottagono di Bibbiano (RE) ospita, dal 4 al 26 gennaio 2020, “ Un diario sottovoce”, la personale del pittore Edi Brancolini. L’inaugurazione si terrà sabato 4 gennaio alle ore 17 (Piazza Damiano Chiesa, angolo Via A. Gramsci) con la presentazione del curatore Silvio Panini.

Edi Brancolini è un pittore del profondo e del mistero, ma le immagini che porta in luce hanno una loro esplicita chiarezza, sottolineata da un segno pittorico estremamente puntuale e fortemente narrativo. Con il lavoro di Edi Brancolini si può parlare sia della messa a punto del fondo della tela alla maniera degli antichi, sia del disegno preparatorio di grande maestria, che della stesura cromatica meditata e sensuale. Non è tanto un pittore citazionista, ma piuttosto un maestro del colore che guarda alla tradizione e che utilizza le tipologie iconografiche della classicità rinascimentale per inscenare la rappresentazione degli interrogativi che emergono dallo scandalo dell’inconscio. Brancolini tiene conto delle regole degli antichi pittori che occupano la tela eseguendo le campiture per sedimentazione, considerando il colore come un valore segnico, che poco per volta, in seguito a successive velature, acquisisce forma e consistenza…” Vittorio Sgarbi 


Edi Brancolini è nato a Rovereto sul Secchia (MO) nel 1946, attualmente vive e lavora a Carpi. Fin da piccolo ha dimostrato la sua propensione per il disegno. I primissimi lavori risalgono al 1959. Da subito sono state la ricerca e la curiosità a guidarlo, il talento ad assecondarne le esigenze espressive e la determinazione ad arricchirne un bagaglio culturale in continua crescita. Importanti, in tal senso, gli anni della “Scuola libera del nudo” a Venezia ed in particolare gli insegnamenti di Luigi Tito, che lo educa alla pratica assidua e costante del disegno dal vero e forse ne orienta la successiva virata figurativa, dopo una breve esperienza informale. Dal 1969 inizia un’intensa attività espositiva di mostre collettive e personali. I dipinti degli anni ’70 conoscono un’ambientazione socio-esistenziale che talvolta sconfina nell’allucinazione onirica. Mentre il virtuosismo tecnico raggiunge alti livelli, il vocabolario simbolico si complica suggerendo nella narrazione tante possibili chiavi di lettura, in uno stratificarsi semantico surreale e destabilizzante. La pittura si fa dunque ermetica ed incalza interrogativi nello spettatore. La tavolozza degli ultimi anni si schiarisce ed inizia a vestire colori acidi e saturi su fondali atemporali. Le cromie agiscono compartecipi dell’azione raffigurata, nella pantomima di questa società edonistica osservata dall’artista con ironico distacco. Sue opere fanno parte d’importanti collezioni, in sedi pubbliche e private, in Italia e all’estero. 

La mostra sarà visitabile (ad ingresso libero) ogni sabato e domenica fino al 26 gennaio 2020, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. 
Per informazioni: Comune di Bibbiano - Ufficio Cultura Tel. 0522 253231 

Galleria L’Ottagono - Piazza Damiano Chiesa, 2 (angolo Via Gramsci) 42021 Bibbiano (RE) galleriaottagono@gmail.com 
Orario di apertura: Ogni sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle ore 16 alle 18 
Su appuntamento, prenotando al 348 5306266 Facebook/Galleria Ottagono Twitter/Galleria Ottagono



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