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Visualizzazione dei post da 2020

Le principali mostre del 2021 di CAMERA

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Paolo Ventura. Carousel | Prorogata al 14 febbraio 2021 L’eclettica carriera di Paolo Ventura (Milano, 1968), uno degli artisti italiani più riconosciuti e apprezzati in Italia e all’estero, è al centro della mostra Carousel, a cura di Walter Guadagnini con la collaborazione di Monica Poggi. Dopo aver lavorato per lungo tempo come fotografo di moda, all’inizio degli anni Duemila Ventura si trasferisce a New York per dedicarsi alla propria ricerca artistica. Sin dalle sue prime opere unisce una grande capacità manuale a una visione poetica del mondo, costruendo scenografie all’interno delle quali prendono vita brevi storie fiabesche e surreali, immortalate poi dalla macchina fotografica. In quest’occasione le sale di CAMERA presentano alcune delle opere più suggestive degli ultimi quindici anni in una commistione di linguaggi che comprende, insieme alle fotografie, disegni, modellini, scenografie, maschere di cartapesta e costumi teatrali. Molti dei lavori presentati sono inediti o quas

Pittura, vibrazione e segno. 60 anni di ordinata casualità

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È stata prorogata fino al 9 gennaio 2021 la mostra personale di Paolo Masi , " Pittura, vibrazione e segno. 60 anni di ordinata casualità ", promossa dalla galleria FerrarinArte di Legnago (VR). L'esposizione, curata da Matteo Galbiati , presenta un allestimento rinnovato, per consentire ad appassionati d'arte e collezionisti di approfondire ulteriormente la ricerca dell'artista, maestro indiscusso nel panorama italiano, capace di consegnare all'attualità del presente il senso di una liricità in cui il binomio segno-colore oltrepassa il limite confinato del quadro. Una collaborazione consolidata, quella tra l'artista e la galleria, che ha portato recentemente alla realizzazione di una mostra pubblica presso il Palazzo del Monferrato di Alessandria (III evento collaterale della Biennale d'Arte di Alessandria OMNIA III Edizione 2020) e del relativo tour virtuale ( www.ferrarinarte.it/vgallery/Paolo_Masi/index.html), proposto la scorsa primavera durante

Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora.

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Installazione site-specific realizzata dall’artista italiano Alberto Garutti per l’ Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen , in collaborazione con l’ Associazione per l’Arte Contemporanea Zerynthia . L’opera prende il suo nome dall’iscrizione incisa su una lastra di pietra della Majella, collocata nel terreno del giardino dell’Istituto. A partire dal 2004, diverse versioni della stessa opera sono state installate presso l’aeroporto di Milano-Malpensa, la stazione di Milano-Cadorna, piazza S.M. Novella a Firenze, il Lac di Lugano, la Serpentine Gallery di Londra e la biennale di Kaunas, creando ogni volta una relazione particolare con il contesto circostante. Il lavoro di Alberto Garutti si concentra infatti sulla creazione di opere permanenti in grado di innescare relazioni e connessioni tra istituzioni, sia pubbliche che private, e il tessuto sociale di ogni luogo. L’intervento si rivolge a tutti coloro che, attraversando gli spazi in cui la lastra è collocata, si fermeranno a l

Gash art di Calogero Salemi

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"GASH ART", “arte dello squarcio”, è il risultato di una lunga ricerca artistica che trova le basi nella lezione dello Spazialismo e, in particolar modo, nella produzione artistica di Lucio Fontana, assimilata, rivisitata e trasformata dalla creatività di  Calogero  Salemi giungendo all’elaborazione un linguaggio personale che impiega nuove tecniche e una sensibilità propria.  Il taglio e la volontà di ricucire lo strappo, la fusione tra piani diversi, l’armonico contrasto tra i colori, i giochi di forme, linee e geometrie sono alcuni degli elementi che caratterizzano le opere di Calogero Salemi, con rimandi e contrapposizioni derivanti dall’accostamento tra i diversi lavori. Presso MADE4ART verrà a generarsi così una grande installazione formata da tanti pezzi differenti, che andranno a interagire tra loro, con l’ambiente e con gli osservatori in un ideale invito a guardare oltre la superficie della realtà, al significato nascosto delle cose.  La personale sarà visitabile

Norma Jeane col Corpo di fabbrica al Palazzo delle Esposizioni

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Mentre dietro le porte chiuse di Palazzo delle Esposizioni la mostra attende il ritorno dei visitatori, FUORI dal Palazzo un’opera d’arte prende vita, solitaria e visibile da via Nazionale ogni sera dalle 18.00 alle 8.00 del mattino, grazie alla fruttuosa collaborazione tra la Fondazione Quadriennale di Roma e l’Azienda Speciale Palaexpo. Corpo di fabbrica è un’opera che “respira”, una grande installazione luminosa creata da Norma Jeane per le arcate di Palazzo delle Esposizioni Per tutta la durata della mostra al calare del buio il Palazzo pulsa di luce seguendo in tempo reale la frequenza e l’intensità del respiro dell’artista collegato a distanza attraverso un dispositivo indossabile. Invitato dai curatori Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cago l a realizzare un lavoro site-specific per l’esposizione, Norma Jeane riflette sul rapporto simbiotico tra uomo e tecnologia ma anche sulla dimensione politica del respiro, quanto mai presente nel corso di questo 2020. In attesa della riap

Willie Doherty - Where / Dove

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Fondazione Modena Arti Visive presenta Where / Dove , prima personale dell’artista nordirlandese Willie Doherty (Derry, 1959) in un’istituzione italiana, nella sede espositiva della Palazzina dei Giardini dal 7 novembre 2020 al 31 gennaio 2021. La mostra, curata da Daniele De Luigi e Anne Stewart , co-prodotta da FMAV e National Museums Northern Ireland e realizzata con il sostegno del British Council nell’ambito della UK/Italy 2020 Cultural Season, offre una panoramica della carriera di Doherty attraverso opere fotografiche e video focalizzate sul tema dei confini, dai lavori degli anni Novanta fino a unanuova video installazione commissionata per l’occasione. Willie Doherty è un artista noto a livello internazionale per il suo lavoro fotografico e video installativo, che ha avuto origine nella sua personale esperienza del conflitto nordirlandese vissuta a Derry, sua città natale. Doherty affronta, in modo particolarmente acuto e tagliente, temi inerenti l’eredità del colonialismo e

Fuoriclasse al Museo

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 Anche quest'anno Lucca si mobilita per l'ottobre rosa, il mese dedicato alla diagnosi precoce del tumore alla mammella, con l'iniziativa “ Fuoriclasse ”, ormai alla settima edizione, ma con una location particolare, il Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art – che con il suo comaprto ArTS Hub si occupa di unire gli aspetti della cultura e delle arti con la salute e il benessere – ed i social media. Le associazioni “ La Città delle Donne ”, “ Don Franco Baroni Onlus ”, “ Silvana Sciortino ”, “ SPI CGIL ”, “ Il Ritrovo di Roberta ” di Pontecosi, “ Atletica Virtus Lucca ”, “ Donne in Pista ”, “ Avis Lucca ” insieme all’Azienda USL Toscana nord ovest ed all'Assessorato alle Politiche di Genere del Comune di Lucca, che da anni si occupano di sensibilizzare ed informare sulla prevenzione, o meglio sulla diagnosi precoce e sulle terapie del cancro alla mammella, nonché sui percorsi di cura presenti nella Asl lucchese, quest'anno, considerata l'emergenza Coronav

Al Lu.C.C.A. Lounge & Underground: Le Scapate. God save me!

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Dal 20 ottobre al 15 novembre 2020, l'artista toscana Eleonora Santanni propone un progetto site specific dedicato alle donne per gli spazi del Lu.C.C.A. Lounge & Underground: “Le Scapate. God save me!” , a cura di Maurizio Vanni e Elisabetta Rizzuto , che sarà presentato al pubblico sabato 24 ottobre alle ore 17. La mostra, a ingresso libero, è patrocinata dal Comune di Lucca con il supporto tecnico di Poliart, Ariann Comfort Dream, Eleste Architetti e IM – Ilaria Meoni Graphic Design.  Essere donna oggi richiede forza interiore, intraprendenza, pazienza, dedizione, capacità analitica e predisposizione alla creatività per superare quelle regole sociali che troppo spesso limitano la libertà di vivere, di sentirsi bella, intelligente e leader a prescindere dall'aspetto fisico. “ Le composizioni della Santanni – spiega il co-curatore Maurizio Vanni – indagano corpi femminili acefali su cui le cicatrici, come coordinate di cartine geografiche esistenziali, ricordano ognuno

Arnaldo Pomodoro. {sur}face

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L’ Obelisco per Cleopatra   di Arnaldo Pomodoro , installato nella piazza antistante il Castello Campori di Soliera (Mo), introduce la mostra di uno dei più grandi scultori viventi, le cui opere sono presenti in spazi aperti e collezioni pubbliche di tutto il mondo. Curata da Lorenzo Respi , membro del Comitato Scientifico della Fondazione Arnaldo Pomodoro, l’esposizione  Arnaldo Pomodoro. {sur}face   si propone di raccontare l’uomo prima dell’opera, attraverso un percorso che affonda le proprie radici nelle esperienze teatrali iniziate sin dagli anni Cinquanta, luogo di ricerca e di grande libertà creativa, passando per l’ Obelisco  e le sculture degli anni Duemila, sino al bozzetto inedito in bronzo dell’opera ambientale  Ingresso nel labirinto  (1995-2011), che costituisce una riflessione sul suo intero lavoro. « {sur}face – spiega il curatore Lorenzo Respi – è un viaggio in timelapse nell’interiorità di Arnaldo Pomodoro alla scoperta delle passioni che hanno stimolato la sua creati

Giulia Marchi e La natura dello spazio logico

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Inaugura sabato 24 ottobre 2020, dalle ore 15 alle 20, negli spazi di LABS Contemporary Art , la mostra personale di Giulia Marchi dal titolo La natura dello spazio logico  a cura di Angela Madesani . Giulia Marchi ha una formazione artistica di forte impronta letteraria che l’ha portata a una espressività che spesso si connota di narrazione, anche quando la forma scelta – fotografia, ma non solo – non rende così immediata la lettura, ma rimanda a successivi accostamenti, codici che prima ancora di essere decifrati si lasciano interpretare. Il titolo La natura dello spazio logico riprende quello di una delle serie di lavori proposti in mostra e fa riferimento al filosofo e architetto austriaco Ludwig Wittgenstein ; suo l’assunto che segue e che chiarisce gli intenti della ricerca dell’artista: « Luogo spaziale e luogo logico concordano nell’essere ambedue la possibilità di un’esistenza ». Per Wittgenstein il lavoro filosofico, come spesso quello progettuale in senso architettonico, è

Mario Schifano e la Pop Art italiana

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  " Mario Schifano e la Pop Art italiana " è il titolo della mostra che si terrà dal 10 ottobre al 29 novembre presso la Contemporanea Galleria d’Arte di Foggia con opere dei  maestri del novecento quali Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli e Giosetta Fioroni . Patrocinata dal Lions Club Umberto Giordano di Foggia la mostra è a cura di Giuseppe Benvenuto . Alla presentazione parteciperanno Michele Curtotti , presidente Lions club Umberto Giordano di Foggia; Claudia Lioia , assessore del comune di Foggia; Pietro di Terlizzi , direttore dell’Accademia di Belle Arti di Foggia; Gianfranco Terzo , assessore del comune di Sannicandro di Bari; Michele Vaira , avvocato e Giuseppe Marrone , filosofo della Società Filosofica Italiana. Le opere, venticinque in tutto, sono espressione di una ricerca culturale legata al gruppo della Scuola di Piazza del Popolo che traduce l’inquietudine espressiva della Pop Art americana in una ricerca del tutto originale, centrata sullo sfondo com

Turi Simeti , works 1969-2020

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 Alla Dep Art Gallery -  Via Comelico 40, 20135 Milano - fino al 22 dicembre è in esposizione la mostra " Turi Simeti , works 1969-2020" a cura di Demetrio Paparoni . " In mostra circa venti opere realizzate dagli esordi della propria carriera a oggi. Questa scelta offre l’opportunità di ripercorrere le fasi più rappresentative del percorso artistico di Simeti, personaggio chiave nell’ambito della pittura aniconica e volumetrica degli anni Sessanta che si è sviluppata a Milano attorno alla figura di Lucio Fontana. È nello studio di Fontana infatti che Simeti ha esposto le sue prime tele estroflesse nel 1965 in una mostra curata da Nanda Vigo. Dal 2013 l’artista è rappresentato dalla galleria Dep Art. A partire dagli Ovali neri e dagli Ovali bianchi realizzati nel 1962, e con le successive declinazioni sia formali che cromatiche, Turi Simeti ha concepito il quadro come un oggetto autonomo che non illustra, non racconta, non raffigura. In quanto oggetti autonomi che si p

Giovanni Ciucci – Compresenze

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La mostra " Compresenze " dell'artista Giovanni Ciucci   precedentemente inaugurata presso Il Vicolo Galleria Arte Contemporanea il 19 settembre, prosegue con l'evento del 26 settembre 2020 nella settecentesca Chiesa di San Zenone a Cesena , offre un’esperienza visivo-sonora specificamente ideata dall’artista per i due poli espositivi: Il Vicolo Galleria Arte Contemporanea e la Chiesa di San Zenone, entrambi posti nel cuore del centro storico di Cesena.  La ricerca artistica perseguita intende approfondire il legame esistente tra immagini, spazio e ambientazione sonora. Seguendo la sequenza dei dipinti in esposizione si evince una personale rielaborazione del linguaggio pittorico in funzione di una libera proiezione di percorsi immaginativi offerti all’osservatore. L’interdipendenza di contenuti e forme si manifesta mediante richiami al rigore geometrico da un lato e agli interventi pittorici dall’altro, eludendo una lettura conclusiva, bensì in continua espansione da

Falce e martello. Tre dei modi con cui un artista può contribuire alla lotta di classe

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Il 9 aprile del 1973 Carla Pellegrini inaugurava la nuova sede della Galleria Milano in via Turati/via Manin, dove si trova tuttora, con una personale di uno dei più grandi artisti e designer italiani, Enzo Mari.   La mostra, dal titolo Falce e martello. Tre dei modi con cui un artista può contribuire alla lotta di classe , suscitò grande scalpore e successo di pubblico. Oggi, a distanza di quasi cinquant’anni, è proposta una riproduzione fedele della stessa mostra, ricostruita filologicamente grazie ad un’operazione di ricerca che ha coinvolto principalmente l’Archivio della Galleria Milano e l’Archivio Enzo Mari. Nell’abisso che separa la percezione del simbolo dagli anni Settanta ai giorni d’oggi, attraverso la visione di un autore illuminato come Mari, è possibile leggere il cambiamento epocale che ha riguardato non solo la società, ma anche il tessuto culturale e lo spirito più profondo della città di Milano.  Il progetto allora nacque da un esercizio proposto ad una studentessa,

Metamorfosi dell’abbandono

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Fedele al suo obiettivo di diffondere l’arte contemporanea e con l’intento di perseguire la conoscenza, conservazione e documentazione del territorio nei suoi vari aspetti di tradizione, arte, architettura, paesaggio, l’associazione Il Fondaco (Bra) inaugura il prossimo 19 settembre 2020 alle ore 18.30 la mostra “ Metamorfosi dell’abbandono ” di Ivan Manzone e Livio Ninni, a cura di Francesca Interlenghi . Un progetto espositivo che verte sul tema dei luoghi abbandonati, quelli che giacciono al margine, gli scarti del progresso, luoghi destinati al declino e all’oblio e che trovano nell’arte la loro metamorfosi vitale. Architetture selvatiche e brutali, paesaggi oscuri e anfratti notturni diventano ricettacoli di vita, ambienti quasi tattili e carnali. Differenti per attitudini, esiti e approccio creativo, i due artisti si immergono negli spazi e li cristallizzano da angolazioni diverse, ognuno con la propria poetica, accomunati da un criterio che tiene conto della singola forma men