Da Degas a Boldini - Uno sguardo sull'Impressionismo tra Francia e Italia
La mostra Da Degas a Boldini. Uno sguardo sull'Impressionismo tra Francia e Italia, in corso a Palazzo Montani Leoni a Terni e curata da Anna Ciccarelli e Pierluigi Carofano, si arricchisce di una nuova opera di Camille Pissarro. La tela Bouquet de fleurs avec des roses è l’ultimo recente acquisto della Fondazione Carit dalla casa d’aste Sotheby’s a Parigi.
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La nuova opera in mostra Bouquet de fleurs avec des roses (1900 ca) appartiene all’ultimo periodo della carriera di Camille Pissarro e rappresenta un bouquet di rose bianche e fiori rosa, che emerge vivace e delicato da un fondo neutro tratteggiato da pennellate più scure, che ricordano le foglie mosse dal vento. Questa nuova acquisizione si inserisce perfettamente nel progetto dell'esposizione, che vuole dare uno “sguardo” sull’Impressionismo, posto in relazione con le altre correnti sviluppatesi nello stesso periodo in Italia.
Le sue origini affondano nei principi della pittura en plein air che si sviluppa con la Scuola di Barbizon, animata da un gruppo di artisti che si allontana dalla brulicante modernità della città di Parigi per dedicarsi a dipingere in mezzo alla natura nella foresta di Fontainebleau, nei pressi di Barbizon. Corot, tra i precursori del movimento, e Palizzi (Fondazione Cariplo) aprono quindi la mostra, mentre un raro disegno su carta di Manet (Collezione Banco BPM) introduce la sezione dell’Impressionismo francese, impreziosita da uno studio preparatorio per le Ninfee di Monet, considerato il padre del movimento.
Tra gli artisti francesi presenti in mostra non poteva mancare Berthe Morisot, la Magicienne dell’Impressionismo, l’unica donna tra i fondatori del movimento francese. Morisot è presente alla mostra di palazzo Montani Leoni con tre opere provenienti da collezioni francesi e irlandesi ed esposte recentemente alla GAM di Torino.
Edgar Degas, conosciuto come il pittore delle ballerine, è presente in mostra con due sculture e due incisioni concesse in prestito dalla GNAM di Roma.
Nelle sale successive sono presentate le opere degli Italiens, De Nittis, Zandomeneghi, Boldini, Corcos (tra i prestatori, il Museo civico Giovanni Fattori di Livorno, Fondazioni Sicilia e Padova e Rovigo) e Medardo Rosso (dal Mart di Trento e Rovereto), alcuni tra i più importanti artisti italiani che si trasferiscono a Parigi per inseguire le novità artistiche europee presentate ai Salon annuali e alle varie edizioni della Exposition Universelle.
Un’ampia sezione è dedicata ai Macchiaioli, movimento artistico tutto italiano, che si sviluppa a Firenze a partire dalla metà dell’Ottocento, particolarmente apprezzato in Francia. Tra i rappresentanti più noti, Fattori, Lega, Signorini e Banti, ai quali i curati della mostra hanno dato ampio spazio soprattutto con opere rappresentative della loro esperienza francese. La forte tempra artistica di questi ultimi artisti avrà poi un notevole ascendente sulla nuova generazione dei pittori toscani che, formatisi a fianco dei Macchiaioli, si segnalerà alle mostre a cavallo degli anni Settanta e Ottanta. Francesco e Luigi Gioli, sono rappresentanti autorevoli di questa corrente tardo macchiaiola presenti in mostra con opere provenienti dalle collezioni artistiche delle Fondazioni Cariplo e Firenze.
La mostra di palazzo Montani Leoni culmina con una sezione tutta contemporanea, un originale quanto unico “omaggio all’Impressionismo” offerto da Mario Schifano e Tano Festa, artisti contemporanei, le cui tele celebrano la fortuna di questa grande innovazione pittorica.
Un video messo a disposizione dalle Teche della Rai completa il percorso espositivo.
I curatori Anna Ciccarelli e Pierluigi Carofano commentano: “Siamo lieti di presentare la mostra “Da Degas a Boldini”, un’ampia rassegna frutto di un lungo studio avviato da oltre un anno, che ha visto il coinvolgimento di musei civici, gallerie nazionali e internazionali, istituti di credito e consorelle fondazioni bancarie, che hanno accolto con entusiasmo il progetto della Fondazione Carit. La mostra offre l’opportunità di esplorare le connessioni tra le diverse correnti artistiche dell’epoca e di apprezzare l’eredità duratura dell’Impressionismo. Un viaggio attraverso i maggiori rappresentanti della storia dell’arte a cavallo tra Ottocento e Novecento, dai maestri della Scuola di Barbizon, fondatori di una nuova visione della natura, agli Impressionisti e ai Macchiaioli che, pur ispirandosi ai principi del realismo francese, hanno esplorano la luce e il colore in modi innovativi e personali. La mostra concede anche un singolare quanto originale dialogo tra artisti moderni e contemporanei: Édouard Manet/Tano Festa, Claude Monet/Mario Schifano. Un omaggio offerto dai maestri di primo piano della storia dell’arte italiana e internazionale del secondo Novecento agli Impressionisti”.
Da Degas a Boldini
Uno sguardo sull'Impressionismo tra Francia e Italia
A cura di Anna Ciccarelli e Pierluigi Carofano
Fino al 29 giugno 2025
Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni
Palazzo Montani Leoni, Terni
Maria Chiara Salvanelli | Press Office & Communication
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