DINO PALMISANO - London tapestry

Si inaugura al Museo Nuova Era di Bari, questa sera alle ore 19.00, la mostra personale “LONDON TAPESTRY” di Dino Palmisano -artista italiano che risiede a Londra da diversi anni. Curata da Anna D'Elia, la mostra riceve il Patrocinio dell' Assesorato alle culture, religioni, pari opportunità, comunicazione e marketing territoriale del Comune di Bari.


In mostra un artista italiano che risiede a Londra dai primi anni’90. Ha studiato arte in Italia: dopo il Liceo Artistico si è diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Bari. Il suo lavoro è caratterizzato dalla elevata padronanza di più tecniche: disegno, pittura e scultura.

“Dal coltello all’ago: quasi una meditazione” con queste parole Dino Palmisano racconta i suoi dipinti realizzati con ago e filo. Un sottile filo di lana amalgama i colori in filamenti e si avvolge su se stesso in forme rotonde o percorre in lungo e in largo la superficie di iuta o la tela di cotone su cui l’autore ha prima disegnato uomini e donne , bambini, bestie, stilizzandoli in sagome da fumetto.

La fonte che lo ispira è la cronaca nera , storie efferate e inaudite di incuria, disamore, odio o truce fatalità. I bambini sono protagonisti di quattro vicende: una piccola di sette anni condannata alla fame dai genitori “prima di morire fu vista dal vicinato che rubava le briciole buttate agli uccellini”; una bambina di tre anni abbandonata, “il cadavere in pasto alle blatte”; ”due gemelle azzannate da una volpe, entrata in casa, a Londra, mentre dormivano nella loro culla”; “Baby P.” biondo e bellissimo nei video della BBC, morto a soli due anni per i maltrattamenti della madre e dello scellerato compagno. Le parole ricamate sono le stesse apparse sui giornali inglesi ( Dino vive a Londra da parecchi anni), ma sembrano completamente diverse, non più slogan scandalistici, ma deliri onirici.
Dinanzi a tali notizie si è colti dal raccapriccio e dal desiderio di voltare pagina. E’ quello che Dino non fa, restituendo una durata a queste storie, quella necessaria per raccontarle di nuovo finché l’ago non riveste corpi, animali e paesaggi. La realtà è talvolta troppo cruda per non pretendere la favola. La nuova versione su stoffa parla della dolcezza di queste anime perdute, mostra le forme morbide dei loro corpi, i fiori e i colorati uccellini parlano della vita che non abbandona le piccole vittime, i colori accesi e contrastanti trasformano la notizia di cronaca nera in visione.

Tele, arazzi, manifesti tessili, cosa sono queste opere? Sono pietose coperte, da stendere sui corpicini e tenerli caldi e allegri, se è possibile, almeno un po’. (Testo a cura di Anna D’Elia)




MUSEO NUOVA ERA
Strada Dei Gesuiti 13 (70122)
+39 0805061158 , +39 0805061158 (fax), +393334462929
museonuovaera@alice.it
www.museonuovaera.it

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