Oscar Iarussi e il suo C'era una volta il futuro : L'Italia della Dolce Vita
Il critico cinematografico Oscar Iarussi venerdi 9 dicembre presenterà il suo ultimo libro "C'era una volta il futuro.L'Italia della Dolce Vita", edito da Il Mulino, a Bari, presso il Centro Polifunzionale degli Studenti (in Piazza Cesare Battisti) .
L'Italia che nel 1961 celebrava i cent'anni dall'unità era un paese giovane, in preda a un'incontenibile voglia di crescita. Uscito sconfitto e immiserito dalla seconda guerra mondiale, si lanciava in un vorticoso sviluppo industriale e dei consumi che metteva in soffitta le memorie della sua identità contadina. Tra il 1959 e il 1963, la stagione del boom coincide con la cosiddetta "Dolce Vita". Simbolo del vitalismo disordinato ed euforico dell'Italia del miracolo economico, il capolavoro di Fellini è un repertorio dei tic, delle contraddizioni, delle zone d'ombra di quell'esplosiva fame di futuro. Ma i grandi temi che attraversano il film -l'informazione, la cultura, la fede, la famiglia, l'eros - parlano della realtà di oggi, di un'Italia grottescamente più felliniana di Fellini, e soprattutto avvitata nella cupa sensazione di avere "un grande futuro dietro le spalle".
Bari, venerdì 9 dicembre 2011, ore 18 Centro Polifunzionale degli Studenti - Ex Palazzo delle Poste - Piazza Cesare Battisti
Ne parleranno, insieme all’autore, Francesco Cacucci (Arcivescovo di Bari –Bitonto), Alessandro Laterza (Presidente della Commissione Cultura di Confindustria), Salvatore Rossi (Segretario generale della Banca d’Italia). Interverrà Corrado Petrocelli (Rettore dell’Università di Bari)
Oscar Iarussi, critico cinematografico, è giornalista della "Gazzetta del Mezzogiorno". Insegna Storia del cinema americano nell'Università di Bari. Tra i suoi libri: "Lettera aperta. Sud, Nord e altre storie" (Manni, 2003), "L'infanzia e il sogno. Il cinema di Fellini" (Ente dello Spettacolo, 2009); ha curato inoltre "Viva l'Italia. Undici racconti per un paese da non dividere" (Fandango Libri, 2004) e il catalogo "Frontiere. La prima volta" (Laterza, 2011).
L'Italia che nel 1961 celebrava i cent'anni dall'unità era un paese giovane, in preda a un'incontenibile voglia di crescita. Uscito sconfitto e immiserito dalla seconda guerra mondiale, si lanciava in un vorticoso sviluppo industriale e dei consumi che metteva in soffitta le memorie della sua identità contadina. Tra il 1959 e il 1963, la stagione del boom coincide con la cosiddetta "Dolce Vita". Simbolo del vitalismo disordinato ed euforico dell'Italia del miracolo economico, il capolavoro di Fellini è un repertorio dei tic, delle contraddizioni, delle zone d'ombra di quell'esplosiva fame di futuro. Ma i grandi temi che attraversano il film -l'informazione, la cultura, la fede, la famiglia, l'eros - parlano della realtà di oggi, di un'Italia grottescamente più felliniana di Fellini, e soprattutto avvitata nella cupa sensazione di avere "un grande futuro dietro le spalle".
Bari, venerdì 9 dicembre 2011, ore 18 Centro Polifunzionale degli Studenti - Ex Palazzo delle Poste - Piazza Cesare Battisti
Ne parleranno, insieme all’autore, Francesco Cacucci (Arcivescovo di Bari –Bitonto), Alessandro Laterza (Presidente della Commissione Cultura di Confindustria), Salvatore Rossi (Segretario generale della Banca d’Italia). Interverrà Corrado Petrocelli (Rettore dell’Università di Bari)
Oscar Iarussi, critico cinematografico, è giornalista della "Gazzetta del Mezzogiorno". Insegna Storia del cinema americano nell'Università di Bari. Tra i suoi libri: "Lettera aperta. Sud, Nord e altre storie" (Manni, 2003), "L'infanzia e il sogno. Il cinema di Fellini" (Ente dello Spettacolo, 2009); ha curato inoltre "Viva l'Italia. Undici racconti per un paese da non dividere" (Fandango Libri, 2004) e il catalogo "Frontiere. La prima volta" (Laterza, 2011).