Statuae Vivae di Sergio Visciano


Il progetto fotografico Statuae Vivae, di Sergio Visciano, nasce dall’esigenza di attualizzare la bellezza classica proposta da capolavori della scultura antica esposti in vari musei italiani. L’interesse principale che muove l’autore è creare una connessione tra opera d’arte, fotografo e spettatore, al fine di valorizzare ciò che sta all’interno della statua, la sua essenza, che va oltre il tempo e oltre il contesto storico in cui è stata realizzata. 

Volti, corpi, gesti che attraverso lo sguardo dell’artista trascendono la materialità del marmo e producono nuove percezioni, altri racconti, molteplici riflessioni. 

Sono ventisette le opere in mostra, di cui sedici dedicate al museo flegreo. Gli scatti offrono un catalogo di divinità, eroi, personaggi mitici, rappresentazioni ideali di atleti del mondo antico: accanto alle opere del Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel castello di Baia (la statua di Persefone e la testa di Atena Lemnia dal Rione Terra, la statua di Issione sempre da Pozzuoli, la statua di Ninfa seduta da Cuma, la statua di bambina dal Ninfeo sommerso di Punta Epitaffio, e altre), trovano posto il Doriforo, l’Afrodite di Capua e due statue di guerrieri della Collezione Farnese esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Niobide dagli Horti Sallustiani del Museo Archeologico Nazionale Romano-Palazzo Massimo, il Galata morente dei Musei Capitolini. 

Un viaggio iniziato nel 2006, partendo dalle visioni suggestive del maestro Mimmo Jodice, e costruito nel corso di frequenti visite nei principali musei archeologici (Roma, Napoli, Baia), che ha avuto una prima tappa espositiva presso la Reggia di Colorno (PR) con la curatela di Paola Riccardi. Al Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia approda con un percorso ampliato ad hoc, centrato sulle opere artistiche presenti in questo contesto. E non è un caso, forse, che già in testa al primo progetto fotografico fossero stati scelti i versi dell’Imperatore esteta Adriano che proprio a Baia concluse la sua vita: 


Animula vagula blandula,
hospes comesque corporis
quae nunc abibis in loca
pallidula, rigida, nudula,
nec, ut soles, dabis iocos

Piccola anima smarrita e soave,
compagna e ospite del corpo,
ora ti appresti a scendere in luoghi
incolori, ardui e spogli,
ove non avrai più gli svaghi consueti 


“Una mostra che arricchisce il percorso di visita del Museo Archeologico dei Campi Flegrei” afferma il Direttore Paolo Giulierini “dove lo straordinario repertorio scultoreo flegreo diventa ispirazione e reinterpretazione in una dimensione di incontro tra mondo antico e creatività contemporanea, che è uno dei tanti dialoghi che il museo si propone di promuovere e favorire”.



Note biografiche 


Sergio Visciano, geologo e fotografo, partecipa in gioventù a numerose ricerche archeologiche organizzate dalle Università di Padova, Londra e Lancaster. 
Dal 2005 espone i propri lavori fotografici e pittorici a Verona, Roma, Milano e Venezia. 
Di particolare interesse il progetto fotografico Statuae Vivae, a cura di Paola Riccardi, in mostra alla Reggia di Colorno nell’ambito di Photolife 2011 con, tra gli altri, il grande maestro Nino Migliori e il progetto La Divina Commedia per Immagini, presentato alla Società Dante Alighieri di Roma e presso il Castello Sforzesco di Milano nel 2015, nell’ambito degli eventi per il 750° anniversario della nascita del Sommo Poeta. 



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Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia 

t 081 5233797 
via Castello 39, Bacoli (NA) 
pa-fleg@beniculturali.it 

orari 
Tutti i giorni, tranne il Lunedì, 
dalle 9.00 alle 14.20 
- ultimo ingresso alle ore 13.00 - 

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