Passione. La nuova mostra del Mart di Rovereto

Al Mart di Rovereto, la grande storia d’amore della Fondazione VAF per l’arte italiana. Una Passione che attraversa tutto il Novecento e ne descrive le tendenze in modo libero e antidogmatico. In mostra oltre 250 opere tra cui capolavori dei maggiori maestri moderni e contemporanei: Medardo Rosso, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Massimo Campigli, Felice Casorati, Renato Guttuso, Ettore Colla, Agostino Bonalumi, Giuseppe Uncini.

Con Passione il Mart dedica alla Collezione VAF uno straordinario palinsesto espositivo che per un intero semestre occuperà entrambe le gallerie dedicate alle esposizioni temporanee, al primo e al secondo piano.  Una grande festa per il pubblico del Mart che, sala dopo sala, ritroverà alcuni dei capolavori più amati e incontrerà opere mai esposte e accostamenti inediti. Alla scoperta di un secolo di grande arte italiana.

Abbattendo le consuetudini cronologiche, la mostra si sviluppa in 12 sezioni tematiche che costituiscono veri e propri progetti di indagine. 

Curata da Daniela Ferrari, referente dell’arte moderna e responsabile per il Mart della Collezione VAF, e Denis Isaia, referente per i linguaggi contemporanei, Passione attorciglia passato e presente, grandi Maestri e artisti emergenti. I curatori mescolano e riordinano la Collezione, delineando alcune delle infinite letture possibili. In questo patrimonio vivo si rivela l’atto ossessivo del collezionare, il passaggio da un registro all’altro, la rievocazione del gusto e dei ricordi di chi ha raccolto, anno dopo anno, opere dal valore oggi inestimabile. 

Nei 12 progetti trovano spazio eredità passate e slanci futuri, tendenze di segno opposto, opere amate, desiderate, scelte. E, soprattutto, trova spazio la storia recente di un paese, l’Italia, con le sue correnti, i movimenti politici, le diatribe, tra posizioni popolari e ricerche estetiche di nicchia.

Storia dell’arte italiana e storia della Collezione si intrecciano e scrivono parte della storia del Museo di Rovereto, in una sovrapposizione di ricerche, influenze, scelte. L’identità stessa del Mart è infatti profondamente legata alle Collezioni che ne costituiscono il patrimonio: un nucleo internazionalmente riconosciuto e rinomato, costituito principalmente dalle opere del Novecento italiano. 

Fedele alla sua vocazione pubblica, l’istituzione culturale mette a sistema esperienze e relazioni al fine di riorganizzare e valorizzare i patrimoni che custodisce. Nella quotidiana attività del museo le attività di ricerca, tutela e conservazione intersecano il mecenatismo e finiscono per coincidere con il più alto fine educativo e culturale nella messa a fruizione delle opere.

Le collezioni sono unità culturali che è bene non dividere, per preservare quell’unicum determinato non solo dal numero dei pezzi, ma anche dal tempo storico, dalla complessità, dal valore culturale e identitario. In particolare, se la Collezione VAF risulta immediatamente preziosa per le centinaia di opere che meritano lo statuto di capolavoro, è nella sua vastità ed eterogeneità che il museo ne ravvisa la ricchezza. 

La Collezione VAF permette al Mart di esplorare ambiti di ricerca scientifica meno frequentati, indagare nuovi temi, costruire progetti inediti. Con la mostra Passione, il Mart propone al pubblico alcune di queste indagini. Il percorso è suddiviso in dodici “progetti” che registrano l’arte italiana secondo temi e periodi collezionistici, determinati dagli andamenti del gusto e del mercato e dalle felici intuizioni dei collezionisti. Le varie sezioni contribuiscono a creare una fitta trama di relazioni che mette in evidenza i diversi indirizzi della ricerca artistica italiana.

Dal 23 febbraio all’8 settembre la mostra non sarà mai la stessa. L’esposizione si apre con i primi quattro progetti, al secondo piano, dal 23 febbraio al 4 agosto: Materia, Tradizioni e anacronismi, Modernità e industria, Immaginario Pop

Dal 16 marzo si aggiungeranno altre due sezioni: il riallestimento delle Collezioni permanenti del Mart, al primo e secondo piano, e l’ottava edizione del Premio VAF. Quando il Premio verrà disallestito per viaggiare alla volta di Kiel, il primo piano del museo ospiterà, dal 25 maggio all’8 settembre, ulteriori sei progetti: Interno borghese, Roma anno zero, La biblioteca, Miracolo a Milano, Pittura analitica, Arte nucleare





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