Del tempo e degli specchi

Sabato 26 ottobre alle ore 18 ultimo appuntamento della stagione espositiva 2019 del TOMAV - Torre di Moresco Centro Arti Visive con Del tempo e degli specchi, personale di Angelo Iodice a cura di Milena Becci.

Protagonista dell’ultima mostra del 2019, che chiude per quest’anno il percorso del TOMAV, è Angelo Iodice con Del tempo e degli specchi. Torna, per questa occasione, il format TAW_TOWERARTWEEKEND, ideato dal direttore artistico Andrea Giusti, che prevede un'unica apertura nelle due giornate di sabato 26 e domenica 27 ottobre con una sorta di flash show in cui, oltre alla visione delle opere, sarà possibile godere della presenza dell’artista. Intervistato dalla curatrice Milena Becci, Angelo Iodice parlerà al e con il pubblico della propria ricerca, apportando un valore aggiunto fondamentale nella costruzione di un ponte diretto tra i visitatori e l’arte contemporanea. 
Chi percorrerà i quattro piani della caratteristica torre eptagonale, ubicata nel centro storico del piccolo borgo marchigiano di Moresco (FM), si troverà davanti ai lavori di un artista che opera nel segno di un intervento scientifico su una stratificazione prettamente classicheggiante. Iodice anagramma accadimenti, chimicamente e fisicamente perfetti, per rileggerli alla luce di lontane ossessioni che lo portano a creare forme e visioni che incantano.   

Il progetto fotografico Del tempo e degli specchi riprende un concetto di Jorge Luis Borges secondo il quale lo specchio è un duplicatore del mondo, è un’immagine consapevole che non è altro che un artefatto della realtà. Un gioco complesso di rimandi e piani di lettura, quindi, che ben si sposa con l’architettura che ospita la personale, accogliendo le combinazioni cromatiche che Iodice realizza usando la sua fotocamera e facendole apparire come una totalità appagante e stimolante, ma anche sfuggente, sbirciata attraverso il buco di un caleidoscopio.  Gli specchi riproducono il mondo duplicandolo, normalmente invertono la destra e la sinistra, mostrano un ambiente irreale che appare come uno spazio collegato a tutti gli altri che lo circondano. Passato e presente divengono la stessa cosa, viaggiano paralleli come le opere dell’artista e la struttura del XII secolo che svetta nel territorio marchigiano, ospitando ciò che è, ora. Iodice indaga l’altro creando il dubbio nell’interlocutore che è ignaro di ciò che potrebbe trovare una volta varcata la soglia. L’indeterminato e l’indefinito incuriosiscono e confondono, l’uno è moltiplicato e le cromie vogliono catturare lo sguardo. 

Una traccia audio creata dalla sound artist Roberta Busechian, registrazione di onde elettromagnetiche realizzata in studio, guiderà l’intero percorso espositivo fino a giungere al suo apice nel quarto livello della torre. 

Del tempo e degli specchi di Angelo Iodice a cura di Milena Becci inaugura sabato 26 ottobre alle ore 18 e sarà visitabile anche domenica 27 ottobre dalle ore 18 alle ore 20.

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