Alessandra D’Agnolo : 'Sottrarre all' oblìo'

Il tre d'union fra i “cicli” di lavori di Alessandra D’Agnolo è l'entropia, il caso e l'abbandono (rilassamento, trascuratezza, rinuncia): cose o corpi lasciati da parte in balia del tempo


Gran parte dei suoi lavori sono il frutto di un misto di varie tecniche, le basi sono spesso la litografia e lo sviluppo fotografico proprio perchè durante il processo dello sviluppo fotografico e della preparazione litografica ci si può volutamente abbandonare alle varie fasi di preparazione, trasgredire alla tecnica stessa con risultati inaspettati dovuti al caso, principale fonte d’ispirazione di Alessandra D’Agnolo.

Alessandra D’Agnolo
... cose e oggetti abbandonati e la loro conseguente trasformazione nel tempo: la trasformazione della forma, del colore, dell'idea alla quale essi vengono associati ... al loro uso. Ogni cosa o corpo abbandonato -come avviene nel sonno- si trasforma si astrae, si distacca dalla “realtà”: oggetti completamente differenti con funzioni completamente diverse tra loro, in luoghi per nulla simili ... tutto tende ad assomigliarsi, tutto viene reso simile dalla patina del tempo, dall'astrazione dalla incontrollabilità.

Cose spesso abbandonate in scenografici ammassi. Oggetti accatastati, ripetizione associabile alla quotidiana replica di immagini, suoni, odori ai quali siamo talmente assuefatti da non prestarvi alcuna attenzione: immagini, odori, suoni dimenticati.



MUSEO NUOVA ERA
Strada Dei Gesuiti 13 (70122)
+39 0805061158 , +39 0805061158 (fax), +393334462929
museonuovaera@alice.it
www.museonuovaera.it
Bari - dal 12 febbraio al 17 marzo 2011

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