"EN-DIX" è ..... LEONARDO BASILE

La collettiva d’Arte Contemporanea "En-dix" si propone come l’inizio di un percorso itinerante che vuole far conoscere sul territorio diverse tendenze dell’arte contemporanea. Dal figurativo, al concettuale, dalla scultura all’arte digitale; dieci artisti racchiusi in un acronimo che fa da slogan all’evento. Gli allestimenti all’interno della sala conferenze del Comune di Acquaviva delle Fonti, pongono un dialogo tra passato e presente, e fanno riflettere sull’importanza della interdisciplinarietà dell’arte documentata nelle produzioni artistiche presenti in questo percorso espositivo. Gli artisti partecipanti sonio : Leonardo Basile, Massimo Nardi, Emanuele Rubini, Cesare Cassone, Umberto Colapinto, Francesco Silvestri, Amedeo Del Giudice, Paolo Emilio Bergamaschi, Giuliano Trombini e Jovan Vulic.

Leonardo Basile è nato a Bari dove vive ed opera dal 1961. Studi artistici ( Istituto d’Arte e Liceo). Sin da ragazzo una notevole propensione per il disegno ed il colore. Le sue sperimentazioni percorrono il filone della pittura astratta e informale. Ampia la sua partecipazione a mostre sia in Italia che all’estero e numerosi i premi ed i riconoscimenti ottenuti. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e in Iran.

“Literròtuttidentro”è l’assemblaggio digitale di tre lavori in tecnica mista.

literrotuttidentro , opera digitale di Leonardo Basile


La variazione del segno grafico costruisce il disegno in un’originale rappresentazione.
Particolari effetti tonali definiscono il ritmo compositivo con colori forti che si sostituiscono alla materia. Razionalità ed esplosione di energia assecondano una sensazione visiva e “traducono le vibrazioni della propria emozionalità”. Un vortice di colori avvolge all’interno la materia trasformando l’idea originale in una nuova forma; un lavoro digitale di grande importanza estetica in cui il colore rappresenta una sintesi dei valori tonali dei disegni di base. La fluidità del cromatismo si trasforma in minuscole particelle colorate, in “pigmenti digitali”sospesi all’interno di una spirale virtuale. Una varietà di toni e di forme alla ricerca di ciò che è proprio giace al fondo e si può intravedere solo attraverso uno scavo assiduo." - Testo curato da Antonella Colaninno , critico d'arte in Bari

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