"LA MEMORIA PRESTATA" di MICHELE DAMIANI
Presentazione del libro di versi e disegni del pittore pugliese Michele Damiani all'Università di Bari.
Martedì 17 novembre, nell'Aula Magna del Rettorato presso il Palazzo Ateneo di Bari, il pittore Michele Damiani presenterà il suo volume di versi e schizzi “La memoria prestata” , edito dalla Progedit. Introdurrà la "conversazione", Corrado Petrocelli, Magnifico Rettore dell'Università di Bari, alla presenza di Ettore Catalano, docente di letteratura italiana; Antonio Castorani, presidente della Fondazione Caripuglia; Rosa Capozzi, presidente del Centro Teseo; Gino Dato, giornalista nonchè editore.
Raffaele Nigro, che conosce e stima il pittore pugliese da diversi lustri, ("Il segno più compiuto e riconoscibile che ci ha dato la Puglia dell’ultimo Novecento è quello di Michele Damiani. Ora il pittore può dipingere tutto e disegnare tutto ciò che gli passa per la testa. Il mondo che esprime è un suo mondo raccontato con una mano che a prima vista riconosci come personalissimo. E questo mi pare il segno di più grande maturità di un artista") ha curato la prefazione di questo libro di versi. "E che c’è dentro questi versi ora montaliani ora seguaci della musicalità alla Crovi ora vicini alla colloquialità lirica di Gatto, alla sentenziosità di Sinisgalli e alla poesia antiermetica alla Accrocca? Ci sono le preoccupazioni e l’orgoglio per i figli, Gianluigi e Raffaella, e la sintesi della sua vita “disegnare/un battello/sempre quello/piccolo come una noce/forte come una croce”. Il battello ha dentro due viaggiatori, sono il pittore e la moglie, Marcella, raffigurati in un disegno a fronte e ossessivamente onnipresenti nella pittura di Damiani. Una pittura delle piccole cose, come la sua poesia, dal gusto tardocrepuscolare, che parla del mare di primavera, delle lunghe sere davanti al televisore, del catrame marino, dei gabbiani albanesi, degli amici, dello scirocco sull’Adriatico, della passione per la lirica, delle sirenette e dei diavoli e dei monachicchi e delle bussole e dei sestanti e degli olivi e dell’incapacità di capire i giovani e i figli e i sogni degli artisti. Una poesia malinconica nonostante le certezze offerte dalla compagna, malinconia della memoria, per l’infanzia sparita, per gli affetti spariti, malinconia del sentirsi “filo d’erba/tra uno sputo/al sapore di caramella… e /una giuntura/un gradino” nella città piccoloborghese, abitata da commedianti, da mercanti, malinconia per la mano dell’artista infilata nella “tasca bucata” del tempo e dell’economia. La vita è un sabato che passa in compagnia di Mahler, ma che diventa domenica nella solarità dell’Adriatico e di una Puglia sterminata, bella per i luoghi dell’anima come Ostuni, Porto Badisco, Bari, e poi la Basilicata di Aliano, di Scotellaro e di Carlo Levi. La vita è una domenica trascorsa in compagnia di amici, Campione, Sandro Chia, Menolascina, Avenali. La domenica della famiglia e del calendario degli affetti, quello dei natali e delle pasque e dei riti confraternali, vissuti tra madonne e cristi arsi e sannicola benedicenti, con la memoria lieve degli anni in cui si avevano pochi spiccioli ma tutto il tempo necessario per centellinare il sapore della tenerezza."
L'autore
Michele Damiani è nato a Bari dove vive. Inizialmente si occupa di disegno e di scultura. Negli anni Ottanta, dopo aver partecipato alla fondazione del gruppo Situazione 6 Milano, che promuove il muralismo, realizza murales in diversi luoghi.
Cospicuo l'elenco delle mostre personali e collettive, nazionali ed estere. Michele Damiani riserva una attenzione particolare all'illustrazione di libri e racconti di vario genere, donde la sua frequentazione di numerosi poeti, scrittori e intellettuali.
Michele Damiani, “La memoria prestata. Per segni per versi”, pp. 168, con 70 disegni in b/n e 8 tavole a colori, € 20.00, ISBN: 978-88-6194-068-0)
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