Athos Faccincani alla Galleria d'Arte URSI di Bitonto
Dal 9 al 23 Aprile 2011 la "Galleria URSI Arte" di Bitonto, in piazza Aldo Moro 27, con il Patrocinio dell'Amministrazione Comunale, presenterà l’opera pittorica del maestro Athos Faccincani in una importante Mostra Personale. L'inaugurazione si terrà il giorno 9 alla presenza dell'artista.
Con inconfondibile intensità Athos Faccincani realizza concretamente la sua visione estetica del paesaggio. I suoi soggetti prefriti, le marine assolate e i porti pieni di imbarcazioni, campi, fiori e alberi emanano un senso di freschezza e di bellezza in una pittura dove la natura e i luoghi presentano il loro volto più amichevole. Vedute ariose e radiose, dai colori forti ma anche straordinariamente dolci, poiché tali sono le sensazioni che i suoi dipinti trasferiscono agli occhi di chi li guarda. L’opera dell’artista si contraddistingue, infatti, per l l'intensità dei colori che si accendono a vista d’occhio conferendo al genere del paesaggio una rinnovata espressività in cui l’energia del colore puro, fiammante, non produce tensione emotiva ma calma interiore.
Athos Faccincani nasce a Peschiera del Garda il 29 Gennaio del 1951. Sin da bambino dedica molte ore della propria giornata al disegno e alla pittura: fa il "ragazzo" di bottega ad artisti quali Guidi, Seibezzi, Novati; maetsri che non gli insegnano solo le varie tecniche pittoriche, ma gli trasmettono anche il coraggio di portare avanti le proprie passioni e a credere nel proprio talento. È affiancando loro che Athos capisce che l’arte non può che essere parte determinante della sua vita, e che vuole diventare un pittore.
I suoi lavori giovanili di stile espressionista ritraggono spesso personaggi cupi e piegati dal peso della sofferenza. Per approfondire lo studio della figura egli entra nel mondo delle carceri, degli emarginati e negli ospedali psichiatrici. Athos riesce a far propria la sofferenza altrui e a trasmetterla sulla tela. Il giovane artista comincia a vendere le sue prime opere e a fare le sue prime mostre. Non passa molto tempo che qualcuno nota la forza e l’intensità espressiva dei suoi quadri e gli commissiona lavori più importanti e gli offre spazi sempre più prestigiosi dove esporre.
Nel 1978 Athos e la giovane moglie Rita vivono l’esperienza di diventare genitori: arriva così Mattia. In quello stesso periodo, Athos affronta il lavoro più importante della sua precoce carriera: gli viene commissionata una mostra sulla Resistenza; le sue Personali ricevono la visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini che, colpito dalla forza dei sentimenti che i dipinti di Athos gli trasmettono e complimentandosi per aver rappresentato la guerra pur non avendone preso parte, lo nomina Cavaliere della Repubblica. Questa per l’artista è una grande conferma dal punto di vista professionale, ma dal punto di vista umano deve affrontare un periodo di crisi interiore perché confrontarsi con tanto dolore e sofferenza lo ha turbato nel profondo.
Per quasi un anno non si avvicinerà più ad un cavalletto. In compenso passa moltissimo tempo con il piccolo Mattia, e sarà proprio questo rapporto così speciale che gli darà le giuste motivazioni per ricominciare a dipingere, anche se, ad un occhio inesperto, non sembrerà più lo stesso pittore. Il punto di rottura apre infatti una nuova fase per l’artista: eliminati i colori cupi dalla sua tavolozza, e ritrovata insieme a suo figlio la gioia di vivere, ricomincia a dipingere guardando al mondo con gli occhi di un bambino. Predilige i paesaggi che gli permettono di porre l’attenzione sulla natura che rappresenta generosa e lussureggiante. Vi è un mutamento radicale anche nello stile che diviene di chiara derivazione impressionista, utilizza i colori puri e accesi per ripetersi in ogni quadro con le stesse linee guida: la luce, il sole alto, il racconto semplice.
Non conoscendo il suo passato artistico, la sua ispirazione sembrerebbe quasi ingenua, pura, appartenente a qualcuno che della vita ha conosciuto solo il bello. In realtà Faccincani ha avuto eccome modo di conoscere anche le brutture del mondo, ma ha deciso di contrastarle, e non riprodurle, con la sua pittura. Inoltre ad un occhio attento non sfugge che, nonostante i colori festosi e gli innumerevoli fiori, i suoi “giardini” contengono sempre qualche angolo buio.
Con la sua pittura Athos ha ammaliato pubblico e critica, ha esposto, oltre che nei posti più belli d’Italia, a Londra, Vienna, Parigi, Chicago, New York, Zurigo, Madrid, San Francisco, Los Angeles, Amburgo, Monaco, Tokyo, Montecarlo. Innumerevoli anche i premi dei quali è stato insignito durante la sua quarantennale carriera, fra gli ultimi a Roma, come Personalità Europea 2008 e ad Ischia il premio Ischia Friends 2010.
ATHOS FACCINCANI - Mostra Personale di Pittura
Galleria URSI Arte
Piazza Aldo Moro 27, 70032 Bitonto (Bari)
Dal 9 al 23 Aprile 2011
info: tel. 080 3718598 - email: ursiarte@libero.it
Orari: 9.30/13.00 - 17.00/21.00 compreso domenica
A cura di ARTE & leonardo basile
Con inconfondibile intensità Athos Faccincani realizza concretamente la sua visione estetica del paesaggio. I suoi soggetti prefriti, le marine assolate e i porti pieni di imbarcazioni, campi, fiori e alberi emanano un senso di freschezza e di bellezza in una pittura dove la natura e i luoghi presentano il loro volto più amichevole. Vedute ariose e radiose, dai colori forti ma anche straordinariamente dolci, poiché tali sono le sensazioni che i suoi dipinti trasferiscono agli occhi di chi li guarda. L’opera dell’artista si contraddistingue, infatti, per l l'intensità dei colori che si accendono a vista d’occhio conferendo al genere del paesaggio una rinnovata espressività in cui l’energia del colore puro, fiammante, non produce tensione emotiva ma calma interiore.
Athos Faccincani nasce a Peschiera del Garda il 29 Gennaio del 1951. Sin da bambino dedica molte ore della propria giornata al disegno e alla pittura: fa il "ragazzo" di bottega ad artisti quali Guidi, Seibezzi, Novati; maetsri che non gli insegnano solo le varie tecniche pittoriche, ma gli trasmettono anche il coraggio di portare avanti le proprie passioni e a credere nel proprio talento. È affiancando loro che Athos capisce che l’arte non può che essere parte determinante della sua vita, e che vuole diventare un pittore.
I suoi lavori giovanili di stile espressionista ritraggono spesso personaggi cupi e piegati dal peso della sofferenza. Per approfondire lo studio della figura egli entra nel mondo delle carceri, degli emarginati e negli ospedali psichiatrici. Athos riesce a far propria la sofferenza altrui e a trasmetterla sulla tela. Il giovane artista comincia a vendere le sue prime opere e a fare le sue prime mostre. Non passa molto tempo che qualcuno nota la forza e l’intensità espressiva dei suoi quadri e gli commissiona lavori più importanti e gli offre spazi sempre più prestigiosi dove esporre.
Nel 1978 Athos e la giovane moglie Rita vivono l’esperienza di diventare genitori: arriva così Mattia. In quello stesso periodo, Athos affronta il lavoro più importante della sua precoce carriera: gli viene commissionata una mostra sulla Resistenza; le sue Personali ricevono la visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini che, colpito dalla forza dei sentimenti che i dipinti di Athos gli trasmettono e complimentandosi per aver rappresentato la guerra pur non avendone preso parte, lo nomina Cavaliere della Repubblica. Questa per l’artista è una grande conferma dal punto di vista professionale, ma dal punto di vista umano deve affrontare un periodo di crisi interiore perché confrontarsi con tanto dolore e sofferenza lo ha turbato nel profondo.
Per quasi un anno non si avvicinerà più ad un cavalletto. In compenso passa moltissimo tempo con il piccolo Mattia, e sarà proprio questo rapporto così speciale che gli darà le giuste motivazioni per ricominciare a dipingere, anche se, ad un occhio inesperto, non sembrerà più lo stesso pittore. Il punto di rottura apre infatti una nuova fase per l’artista: eliminati i colori cupi dalla sua tavolozza, e ritrovata insieme a suo figlio la gioia di vivere, ricomincia a dipingere guardando al mondo con gli occhi di un bambino. Predilige i paesaggi che gli permettono di porre l’attenzione sulla natura che rappresenta generosa e lussureggiante. Vi è un mutamento radicale anche nello stile che diviene di chiara derivazione impressionista, utilizza i colori puri e accesi per ripetersi in ogni quadro con le stesse linee guida: la luce, il sole alto, il racconto semplice.
Non conoscendo il suo passato artistico, la sua ispirazione sembrerebbe quasi ingenua, pura, appartenente a qualcuno che della vita ha conosciuto solo il bello. In realtà Faccincani ha avuto eccome modo di conoscere anche le brutture del mondo, ma ha deciso di contrastarle, e non riprodurle, con la sua pittura. Inoltre ad un occhio attento non sfugge che, nonostante i colori festosi e gli innumerevoli fiori, i suoi “giardini” contengono sempre qualche angolo buio.
Con la sua pittura Athos ha ammaliato pubblico e critica, ha esposto, oltre che nei posti più belli d’Italia, a Londra, Vienna, Parigi, Chicago, New York, Zurigo, Madrid, San Francisco, Los Angeles, Amburgo, Monaco, Tokyo, Montecarlo. Innumerevoli anche i premi dei quali è stato insignito durante la sua quarantennale carriera, fra gli ultimi a Roma, come Personalità Europea 2008 e ad Ischia il premio Ischia Friends 2010.
ATHOS FACCINCANI - Mostra Personale di Pittura
Galleria URSI Arte
Piazza Aldo Moro 27, 70032 Bitonto (Bari)
Dal 9 al 23 Aprile 2011
info: tel. 080 3718598 - email: ursiarte@libero.it
Orari: 9.30/13.00 - 17.00/21.00 compreso domenica
A cura di ARTE & leonardo basile