REFUGEES di Keisuke Matsuoka alla galleria d'arte FABER
Sabato 7 maggio la galleria d'arte FABER presenta l'esposizione REFUGEES di Keisuke Matsuoka.
Nel 2016 l'artista giapponese Keisuke Matsuoka vince il prestigioso premio “Followship under the Pola Art Foundation Overseas Study Program” e ha così la possibilità di usufruire di una borsa di studio e residenza artistica che gli permetterà di vivere, studiare e lavorare a Roma per più di un anno.
Nasce in questo contesto il progetto REFUGEES.
Lo straniero in balìa degli eventi acquista nell'immaginario dell'artista il ruolo simbolico di una figura umana moderna. Al centro del credo artistico di Matsuoka c’è il tentativo di trovare, da un punto di vista morfologico-antropologico-culturale, ma anche negli aspetti animistico-spirituali, la figura di un uomo universale scevra da ogni componente di genere, razza, luogo che possa specificarla o condizionarla.
La ricerca di Keisuke Matsuoka, difatti, agendo tra diverse e articolate dimensioni di significato, è esattamente tesa, se-condo le stesse parole dell’artista, “alla scoperta dei fili che legano gli esseri umani tutti”.
La figura del rifugiato diventa presupposto e paradigma per un'analisi sull'intero genere umano.
Tutto questo Matsuoka lo analizza e lo ritrasmette con la propria arte, ce lo porge in forma di scultura, prende le materie, modella, trasforma, distrugge e ricostruisce; come fa la natura, come succede a ogni uomo con la propria identità, esat-tamente come sono costretti a fare i rifugiati nella lotta per la sopravvivenza.
L'esposizione è interamente realizzata in site specific per gli spazi della galleria e il percorso mette in mostra una sor-prendente versatilità tecnica sia nelle opere scultoree che nelle installazioni esplose dal grande impatto scenografico.
A poca distanza dalla galleria sarà inoltre possibile visitare una sezione documentaristica del progetto, che, completa di lavori meno recenti, fornisce una panoramica esaustiva della produzione di Matsuoka.
“Che cos'è un rifugiato? Che cos'è un essere umano? Ho cercato di creare opere che rispondessero a queste domande e che scuotessero il cuore degli spettatori, anche se fossero di razze o nazionalità diverse. Vorrei che la mia opera potesse parlare anche agli alieni utilizzando un linguaggio comune, il linguaggio dell'arte”.
a cura di Cristian Porretta
con il patrocinio di
dal 7 maggio al 30 luglio 2022
martedì-sabato 10:00-19:00 domenica su appuntamento
galleria d'arte FABER
via dei Banchi Vecchi 31, 00186 Roma tel 06 68808624
galleriadartefaber.com info@galleriadartefaber.com