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Venezia, 54. Esposizione Internazionale d'Arte. Padiglione Iraq


Autore: Aurora Tamigio
La partecipazione dell’Iraq alla 54. Biennale d’Arte di Venezia non sarà in questa edizione 2011 un fatto solo artistico. Dopo trent’anni di guerre, conflitti, regimi, sanzioni internazionali, l’Iraq approda alla Biennale con un padiglione il cui progetto, iniziato nel 2004, punta a diventare il simbolo del rinnovamento culturale del paese. L'Iraq ritorna quindi per la prima volta alla Biennale dopo il 1976 e lo fa proprio nell’edizione 54 dell’Esposizione d’Arte di Venezia, caratterizzata dalla partecipazione di paesi come Egitto, Haiti, Bangladesh, che in modo simile puntano a ricostruire la loro identità culturale dopo il dramma della guerra e della povertà. Vai all'articolo



Padiglione Francese 54. Biennale di Venezia |Christian Boltanski, Chance
Autore: Alessandra Gagliano Candela

Christian Boltanski rappresenterà la Francia alla 54.Biennale di Venezia. La scelta di presentare un solo artista nel Padiglione nazionale prosegue quelle già avviate nelle precedenti edizioni dell’Esposizione: nel 2009 era stato Claude Lévêque, nel 2007 Sophie Calle, nel 2005 Annette Messager che aveva ricevuto il Leone d’oro. Boltanski è stato scelto da Olivier Poivre d’Arvor, direttore di Culturesfrance e da Olivier Kaeppelin, delegato alle “Arts Plastiques” del Ministero della Cultura e della Comunicazione, d’accordo con il Consiglio scientifico, come uno degli artisti più importanti della scena contemporanea francese. Ha voluto come curatore Jean-Hubert Martin, che tra i suoi tanti incarichi è stato direttore del Centre Pompidou ed è attualmente “Conservateur Général du Patrimoine”. Vai all'articolo



Kristaps Gelzis, rappresenta il Padiglione della Lettonia alla
54° Edizione de La Biennale di Venezia
Autore: Angiolina Polimeni
Singolare e brillante personalità nel panorama dell’Europa nord orientale, Kristaps Gelzis, rappresenta il Padiglione della Lettonia alla 54° Edizione de La Biennale di Venezia con un’opera che supera la linea di demarcazione esistente tra dipinto monumentale e puro concettualismo: Artificial Peace (Contemporary Landscape).

Nella vasta produzione di Kristaps Gelzis, c’è il recupero di una sacralità del segno come gesto ed impronta dell’uomo come insieme di una percezione dello spazio che richiama l’iconografia dell’inconscio suscitando sentimenti inequivocabili. L'interazione tra colore, luce, immaginazione ed emozione diviene il nucleo fondante entro il quale si muove l’opera dell’artista lettone. Egli utilizza acquerelli a pigmentazione luminescente che grazie all'istallazione delle cosiddette luci blu consentono al visitatore di creare una sorta di legame emotivo con l’opera e di penetrare con lo sguardo negli strati più profondi di questa, illuminando le sue qualità formali in altorilievo e rivelando la profondità infinita dello spazio dipinto. Lo spettatore è attirato in uno luogo nel quale la multi - sensorialità vige assoluta: avvolto da una luce fulgente dalla quale emergono colori abbacinanti che si avvinghiano a scheletri di oscurità sullo sfondo di una solitudine assoluta, si contempla un'opera silenziosa e inesorabile caratterizzata da qualcosa di astratto ed arcaico. Vai all'articolo



L’artista rappresentante il Padiglione del Portogallo alla
54° Biennale di Venezia, è Francisco Tropa


Autore: Angiolina Polimeni
Francisco Tropa presenterà: Scenario. Opera appositamente pensata per lo spazio espositivo del Fondaco di Marcello, edificio storico della città lagunare visibile dal Canal Grande.

Seconda occasione di stretta collaborazione, in un'intesa perfetta che si riflette anche nell’espressione artistica, Sérgio Mah è quest’anno il curatore del Padiglione del Portogallo che ha come protagonista Francisco Tropa.
Laureatosi in Sociologia e Comunicazione, Sérgio Mah, è oggi professore di History of Photography at the Social and Human Sciences Faculty of Universidada Nova de Lisboa ed al Ar.Co. – Centro de Arte e Comunicação Visual. Autore di importanti testi che analizzano il concetto di immagine, specialmente nella relazione esistente fra il ritratto, il video ed il cinema, è stato il curatore delle edizioni 2003 e 2005 del LisboaPhoto, e direttore artistico di PhotoEspaña fra il 2008 ed il 2010. Vai all'articolo



 Aste newyorkesi del 10, 11 e 12 maggio 2011.Alla faccia della crisi!
Autore: Gino Pisapia
Alla luce dei risultati delle ultime aste newyorkesi del 10, 11 e 12 maggio 2011 mi vien da pensare che in fondo in fondo la crisi non era così tanto grave per chi di arte si nutre. Intendiamolo come un temporaneo rallentamento degli acquisti/investimenti, un pit stop inaspettato che ha colpito un po' tutti i mercati finanziari mondiali quello dell'arte incluso. Christie's, Sotheby's, Phillips de Pury & Company, confermano che in questo momento il mercato è in netta ripresa e parte subito alla grande facendo registrare in questa sessione di aste primaverili dei risultati davvero record. Dominatore assoluto e indiscusso è stato senza dubbio il “padre” della Pop Art Andy Warhol, i cui prezzi di aggiudicazione hanno superato in alcuni casi addirittura il doppio se non del triplo della base d'asta. Vai all'articolo



 Una biblioteca giardino a Tel Aviv
Autore: Sara Draghi
La biblioteca giardino per rifugiati e lavoratori immigrati, di via Neve Sha'anan nel cuore di Levinski Park a Tel Aviv, ideata dall’architetto israeliano Yoav Meiri insieme ad ARTEAM, nasce come progetto di riqualificazione urbana ed integrazione sociale.

Collocata sulla strada pedonale che porta dalla principale stazione cittadina degli autobus alla periferia sud, la biblioteca si installa in un quartiere residenziale internazionale, un ghetto popolato da rifugiati e immigrati illegali relegati ad una condizione di invisibilità e precarietà abitativa. Il parco Levinski è un luogo di aggregazione, un area di sosta e di attesa per centinaia di persone senza un occupazione, ma anche piazza di spaccio di droghe e altre azioni criminali.
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