Paratissima - la vetrina internazionale dei talenti emergenti - sfida la sorte e cambia sede
Nell'edizione numero 13 dell'anno 2017, dedicata non a caso al tema della superstizione "Superstition", Paratissima - la vetrina internazionale dei talenti emergenti - sfida la sorte e cambia sede.
Dopo l'appartamento di via Po, il fabbricato industriale di via Aosta, le ex carceri "Le Nuove", il quartiere di San Salvario, il MOI e Torino Esposizioni, Paratissima quest'anno si svolgerà dall'1 al 5 novembre alla Caserma La Marmora di via Asti. Uno spazio imponente architettonicamente, quanto denso e prezioso sul piano storico e culturale, di proprietà della Cassa depositi e prestiti, che ne concede l'uso in attesa della riqualificazione sviluppata da Carlo Ratti. Costruita nel 1887-1888 con il nome di Caserma Dogali e intitolata, poi, ad Alessandro La Marmora, si sviluppa su una superficie di 32mila metri quadrati ed è composta da 8 corpi di fabbrica realizzati intorno ad un'ampia corte centrale.
Dopo anni di abbandono, Paratissima porterà nella caserma dall'1 al 5 novembre 536 creativi emergenti, 8 sezioni (Fashion, Design, Nophoto, G@P, Crafters & Makers, Kids, ICS - Independent Curated Space, Learning by Doing), 7 mostre curate dai 12 allievi di N.I.C.E. (New Independent Curatorial Experience), il corso per giovani curatori di Paratissima. La piazza d'armi di 5mila metri quadrati, intorno alla quale si distribuiscono gli otto edifici dedicati alle differenti sezioni, sarà un luogo contaminato da opere fuori misura per il progetto "Massive Attack - Outdoor Exhibition": sculture e installazioni monumentali realizzate da quattro artisti selezionati dalla direzione artistica che interpretano un luogo ricco di storia e memoria - durante la seconda guerra mondiale la caserma fu un luogo di detenzione, tortura ed esecuzione - con opere legate al passato della struttura.
Special guest di questa edizione: il pittore Daniele Galliano che inaugurerà mercoledì 1 novembre Paratissima con una performance di live painting accompagnato dal chitarrista Giovanni Portaluppi e lo scultore Paolo Grassino che guiderà un workshop di progettazione per la realizzazione di un'opera di grandi dimensioni che utilizza materiali da cantiere e che vedrà la luce proprio nei giorni di Paratissima.