Into Eden al Castello dei Conti Guidi

Dal 28 aprile al 10 giugno 2018 il Castello dei Conti Guidi, in Piazza della Repubblica 1 a Poppi (AR), ospita “Into Eden”, personale di pittura di Vincenzo Calli.

L’evento espositivo, patrocinato da Comune di Poppi e Consiglio Regionale della Toscana, è reso possibile grazie alla collaborazione di Banca di Anghiari e Stia, FuoriLuogo - Servizi per l’arte, Toscana Cultura e Giraffe Production Labs.

L’inaugurazione ufficiale si svolgerà sabato 28 aprile alle ore 17.30. La mostra sarà poi visitabile tutti i giorni, con orario 10-18.

LA MOSTRA

Le suggestive scuderie del Castello di Poppi ospitano un nuovo straordinario evento artistico, anticipando l’attesa mostra estiva sulla “Tavola Doria” di Leonardo Da Vinci.

Ad anticipare l’opera cinquecentesca, che illustra un momento della Battaglia di Anghiari tra milanesi e fiorentini del 1440, non poteva che essere un grande artista anghiarese dei nostri tempi: Vincenzo Calli.

In esposizione oli e tecniche miste su tela e tavola che ripercorrono gli ultimi anni di attività e propongono al pubblico l’attuale ricerca di uno dei principali autori figurativi toscani. Le opere esposte mettono in luce la capacità di Calli di guardare alle lezioni dei grandi maestri del Rinascimento ma anche alle correnti del Novecento e di riproporle in chiave contemporanea, con uno stile unico.

Si discute e si discuterà ancora di quanto l’ambiente influisca sul lavoro di ogni artista ma non si può negare che il genius loci ha una parte insostituibile nel lavoro di Calli – scrive Michele Loffredo, direttore del Museo di Arte medievale e moderna di Arezzo. – Del resto ogni uomo eredita non solo i propri geni, ma anche la propria tradizione culturale, artistica, ambientale e se in questa vi sono Piero della Francesca e Luca Signorelli, se vi è l’incantevole equilibrio compositivo del Quattrocento, un motivo in più di fierezza per farsi portatori consapevoli di una moderna figurazione contemporanea, apprezzata anche al di là dell’oceano, che si è costruita e si è rinnovata attingendo alle correnti delle avanguardie storiche dell’arte europea.

Una pittura meticolosa e magnetica quella dell’artista, sospesa tra l’onirico e la memoria, dove tutto è ponderato e coerente, dove volumi, linee e colori sono sempre in perfetto equilibrio, dove il fine ultimo è il raggiungimento di una dimensione pura e autentica, sia nel paesaggio, sia nella figura umana in dialogo con la natura.

La plasticità bidimensionale, la staticità quasi monumentale, l’articolazione volumetrica della composizione, i colori soffusi dai toni pastello, il silenzio che ovatta e riempie il mondo, tutto concorre a trascinare lo sguardo in una fiaba epica – conclude Loffredo. – Il titolo acquista significato, dentro l’Eden, più volte vagheggiato, dovunque cercato e che l’artista ha già trovato nei suoi dipinti.



BREVE BIOGRAFIA:

Vincenzo Calli vive e lavora ad Anghiari (AR). Si forma all’Accademia delle Belle Arti di Firenze e nel 1974 tiene, a soli 21 anni, la prima mostra. Da allora l’ascesa ai vertici della pittura figurativa toscana è costante.

Nel 1984 si fa conoscere negli Stati Uniti, esponendo alla “World’s Fair Exposition” di New Orleans. Nel 1993 è invitato alla storica Galleria Bemheim-Jeune di Parigi. Nel 1997 riprende la via degli States, dove espone alla Camino Real Gallery di Boca Raton, in Florida. Nel 2009 è in Canada alla Art Gallery di Calgary e alla Loch Gallery di Toronto. Di prestigio anche le personali del 2012 e del 2014 alla Nüart Gallery di Santa Fe, nel New Mexico.

Agli appuntamenti internazionali Calli alterna importanti esposizioni nella sua Toscana. Negli ultimi anni lo troviamo ad Anghiari, Arezzo, Cortona, Montalcino e Sansepolcro. Nel 2015 ha l’onore di esporre nelle sale del Museo Mediceo di Palazzo Medici Riccardi di Firenze.

Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e sono in permanenza alla Fornara Gallery di Marbella (Spagna) e alla Nüart Gallery di Santa Fe (USA), con le quali ha partecipano nel 2017 agli eventi “PaviArt” e “Figurations III”. 

Hanno scritto di lui, tra gli altri, Eugenio Montale, Leonor Fini, Dario Micacchi, Sergio Guarino, Tommaso Paloscia, Dino Villani, Alberto Bevilacqua, Giovanni Faccenda, Roger Bouillot, Paolo Levi, William Biety, Augusta Monferini, Roger Hurlburt, John T. Spike, Vittorio Sgarbi, Paola Refice, Liletta Fornasari, Giovanni Zavarella, Angelo Tartuferi, Anita Valentini, Duccio Demetrio e Michele Loffredo.

www.vincenzocalli.it

Post popolari in questo blog

Sparsa animae fragmenta recolligam ovvero Raccoglierò i frammenti sparsi dell’anima

Scoperto il nome della modella dell' origine del mondo di Courbet

Hypotheses non fingo.