MATTEO LAUSETTI ALLA "GALLERIA 1O5 ART"
Alla Galleria 105 ART - in via Di San Francesco A Ripa 105/A Roma - venerdì 11 settembre alle ore 18,30 si inaugurerà la mostra personale di arte contemporanea di Matteo Lausetti.Curata da Daniele Colaiacomo, Francesca Gabrielli e Vanna Mazzei, la mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato ; dalle ore 10.30 alle ore 19.30 ; fino al 20 del corrente mese.
"Lausetti è un artista poliedrico che si esprime con diverse tecniche : nella pittura, dall’acquarello all’olio alle tecniche miste con uso dei materiali più vari; nella scultura con legni e metalli, nei gioielli con oro, argento, rame, ottone.
In tutte le sue opere c’è la ricerca , quasi sofferta.... anzi quasi l’urgenza, di sondare percorsi espressivi personali e intensi che parlano di quella parte di noi più intima e nascosta dove tutto diventa eccessivo, scomposto, frammentato, contrastato e contradditorio.
Smaschera di noi la parte estrema e mai pacificata, l’inquietudine che ci portiamo dentro negli ancestrali ricordi reconditi della mente e del cuore alla ricerca di un senso che non è possibile trovare, di uno scopo che sarebbe follia, oltre che colpevole presunzione, ricercare.
Sono opere da tastare, da sentire con tutti i sensi per perdersi nei rilievi e nelle asperità delle tele alla ricerca del fragile ed effimero equilibrio che la vita ci permette nella speranza di una risposta all’eterna domanda mai chiaramente espressa. “Quale serenità è possibile per noi?”
E la risposta è: nero, nero, nero e graffi e squarci di colori e forme aliene, smozzicate, quasi calce viva; anfratti e porte mai aperte su luoghi di pace e nostalgie di un mondo lontano mai conosciuto poiché illusorio ed inesistente.
In questo incerto viaggio della vita portiamo i nostri bagagli: esperienze lontane e collettive, conoscenze archetipiche, miti oscuri e incertezze scientifiche così vediamo nei suoi quadri una rassegnata e sconcertata Maria che piega le spalle sotto il peso della rapina dell’angelo dell’annunciazione; così vediamo graffiate sulla tela le parole inquietanti dal “Paradiso Perduto” di Milton e Parsifal alla ricerca del santo Graal che si alza su un’umanità sconvolta e stracciona e i “Sudari” dove tutto si mescola e si rincorre e si stratifica nell’ unica risposta possibile: "Nero, nero, nero e graffi e squarci……"."
Vanna Mazzei – scrittrice e curatrice d’arte
nonchè presidente dell'associazione "IMMAGINAZIONE-il mestiere della cultura".
"Matteo Lausetti è artista che esplora ed elabora con maestria un codice linguistico ricco ed articolato. Egli fa dialogare il registro figurativo con quello che tende all'informale, come nella tela Fumo di Londra, con quello quasi apertamente concettuale, in una dialettica con il gusto del contrasto, del racconto e della pittura, una pittura che alterna al forte impatto del colore un lavoro tra pittura e scrittura giocato su fondi scuri, tonali, sui bruni, sui rossi, che deforma i suoi soggetti in funzione drammatica o ironica. Fedele alla figurazione tutta giocata su toni vivaci e acidi, sulle sue tele si leggono immagini che accompagnano il pensiero fuori da un tracciato comune. Per la sofisticata varietà delle sue tematiche il lavoro artistico di Matteo Lausetti, da quelli che possiamo definire paesaggi (come nel caso del dipinto Inaspettate conseguenze) alle nature morte, alle tele più marcatamente surreali e provocatorie, ci testimonia come, nel variare della sua poetica, permanga costantemente il senso profondo della ricerca."
Maria Cristina Rossi – giornalista e critico d’arte
"Lausetti è un artista poliedrico che si esprime con diverse tecniche : nella pittura, dall’acquarello all’olio alle tecniche miste con uso dei materiali più vari; nella scultura con legni e metalli, nei gioielli con oro, argento, rame, ottone.
In tutte le sue opere c’è la ricerca , quasi sofferta.... anzi quasi l’urgenza, di sondare percorsi espressivi personali e intensi che parlano di quella parte di noi più intima e nascosta dove tutto diventa eccessivo, scomposto, frammentato, contrastato e contradditorio.
Smaschera di noi la parte estrema e mai pacificata, l’inquietudine che ci portiamo dentro negli ancestrali ricordi reconditi della mente e del cuore alla ricerca di un senso che non è possibile trovare, di uno scopo che sarebbe follia, oltre che colpevole presunzione, ricercare.
Sono opere da tastare, da sentire con tutti i sensi per perdersi nei rilievi e nelle asperità delle tele alla ricerca del fragile ed effimero equilibrio che la vita ci permette nella speranza di una risposta all’eterna domanda mai chiaramente espressa. “Quale serenità è possibile per noi?”
E la risposta è: nero, nero, nero e graffi e squarci di colori e forme aliene, smozzicate, quasi calce viva; anfratti e porte mai aperte su luoghi di pace e nostalgie di un mondo lontano mai conosciuto poiché illusorio ed inesistente.
In questo incerto viaggio della vita portiamo i nostri bagagli: esperienze lontane e collettive, conoscenze archetipiche, miti oscuri e incertezze scientifiche così vediamo nei suoi quadri una rassegnata e sconcertata Maria che piega le spalle sotto il peso della rapina dell’angelo dell’annunciazione; così vediamo graffiate sulla tela le parole inquietanti dal “Paradiso Perduto” di Milton e Parsifal alla ricerca del santo Graal che si alza su un’umanità sconvolta e stracciona e i “Sudari” dove tutto si mescola e si rincorre e si stratifica nell’ unica risposta possibile: "Nero, nero, nero e graffi e squarci……"."
Vanna Mazzei – scrittrice e curatrice d’arte
nonchè presidente dell'associazione "IMMAGINAZIONE-il mestiere della cultura".
"Matteo Lausetti è artista che esplora ed elabora con maestria un codice linguistico ricco ed articolato. Egli fa dialogare il registro figurativo con quello che tende all'informale, come nella tela Fumo di Londra, con quello quasi apertamente concettuale, in una dialettica con il gusto del contrasto, del racconto e della pittura, una pittura che alterna al forte impatto del colore un lavoro tra pittura e scrittura giocato su fondi scuri, tonali, sui bruni, sui rossi, che deforma i suoi soggetti in funzione drammatica o ironica. Fedele alla figurazione tutta giocata su toni vivaci e acidi, sulle sue tele si leggono immagini che accompagnano il pensiero fuori da un tracciato comune. Per la sofisticata varietà delle sue tematiche il lavoro artistico di Matteo Lausetti, da quelli che possiamo definire paesaggi (come nel caso del dipinto Inaspettate conseguenze) alle nature morte, alle tele più marcatamente surreali e provocatorie, ci testimonia come, nel variare della sua poetica, permanga costantemente il senso profondo della ricerca."
Maria Cristina Rossi – giornalista e critico d’arte