LE OPERE DI CARLO MASSIMO FRANCHI IN MOSTRA

La “Galleria 25” torna ad ospitare, dopo il successo della personale dello scorso mese di febbraio, l’artista Carlo Massimo Franchi, con un’antologica che è stata inaugurata domenica 18 luglio. Presente lo stesso Franchi, accompagnato dal critico d’arte Pompea Vergaro.

Franchi, nativo di Pavia e novarese di adozione, è presente sulle più accreditate riviste d’arte e si è da tempo imposto all’attenzione del pubblico nazionale e internazionale. La sua produzione trova spazi significativi nelle gallerie americane di San Francisco, Los Angeles, Las Vegas e nel museo "Paul Getty" di Santa Monica in California. Molte le esposizioni pubbliche allestite in Italia, tra le quali va ricordata quella al Palazzo dei Normanni di Palermo e le numerose personali curate a Firenze, Napoli, Torino, Roma e Milano. Importanti committenze gli sono giunte dal Medio Oriente e dal Sultano del Brunei.

MASSIMO FRANCHI


Dapprima allievo di Salvatore Fiume, per il quale ha lavorato negli anni ’90 come scenografo, e in seguito apprezzato stilista e designer, Franchi ha deciso, da dodici anni a questa parte, di dedicarsi esclusivamente alla pittura. Il design e la moda sono, tuttavia, rimasti il filo conduttore delle sue opere e ciò è evidente soprattutto nella ricerca di supporti sempre nuovi, che lo ha portato ad utilizzare tessuti preziosi quali damaschi, broccati, sete. Materiali che addensano una grande storia e che sono un omaggio e un riconoscimento al made in Italy. Materiali così importanti da far affermare a Franchi che la sua ispirazione primigenia deriva dall’interpretazione del tessuto che decide di utilizzare di volta in volta. E proprio grazie a questi supporti il suo stile si rivela molto riconoscibile, rendendo la sua pittura un unicum a livello mondiale.

Il percorso artistico di Franchi parte negli anni ’80 con opere di stampo figurativo ispirate alla figura femminile, sua vera e propria icona. Successivamente la sua pittura inclina verso uno stile informale, quasi metafisico. Nascono, così, composizioni in cui si intrecciano e si sovrappongono profili umani ed elementi architettonici, dando vita ad un universo in cui gli individui, rappresentati come rigide sagome, sembrano pietrificati assieme agli edifici, a sottolineare la distanza emotiva tra le persone e l’incomunicabilità che permea la società moderna. Sono queste opere dominate dal geometrismo, ma anche da un particolare cromatismo creato attraverso l’utilizzo di colori intensi e ricercati, con accostamenti sempre nuovi e originali, capaci di colpire l’occhio dello spettatore.

L’antologica dedicata a Carlo Massimo Franchi riepilogherà gli ultimi venti anni della sua carriera, che ha attraversato molteplici momenti espressivi, dal periodo figurativo a quello delle donne mediterranee, dagli informali dedicati al processo evolutivo dell’acqua alle cosiddette “aggregazioni”.

La mostra resterà aperta fino al prossimo 31 luglio e sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 18.30 alle 22.00.


Fonte: http://www.artepress.it/template.jsp?pagina=apNotizia&newId=7654

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