The skin I live
Il Perugia Social Photo Fest (PSPF), la prima rassegna internazionale di fotografia sociale e fotografia terapeutica, annuncia i vincitori della Call for Entry “The skin I live” che esporranno le proprie opere nel corso della manifestazione (10 Marzo – 8 Aprile 2018, Perugia), rientrando a tutti gli effetti tra gli Autori della nuova edizione.
“Life force“ di Constanza Portnoy ha vinto come miglior progetto nella sezione “Fotografia sociale”. La giuria ha così motivato la vittoria: “Nel progetto “Life Force” di Constanza Portnoy vince la normalità, nonostante l’evidente disabilità di entrambi i genitori. Vince la possibilità di fare, di essere famiglia. Un nucleo in cui l’Autrice ha saputo immergersi, raccontando le dinamiche della vita quotidiana. Nelle inquadrature, le forme – diverse da quelle alle quali siamo abituati – si integrano fra loro ma non inducono al senso di pietas, piuttosto sono a servizio dei gesti quotidiani con cui si svolge la vita familiare dei tre protagonisti, madre, padre e figlia.”
Menzione d’onore nella sezione “Fotografia sociale” per “Ni una menos” di Karl Mancini e “Chedino” di Julia Gunther.
“Für mich” di Sina Niemeyer ha vinto, invece, come miglior progetto nella sezione “Fotografia terapeutica”. La giuria ha così motivato il premio: ““Für mich” significa “Per me”. Per lei, Sina Niemeyer ha scritto questo coraggioso diario della violenza subita. Esattamente come si scrive con la penna, l’Autrice usa frammenti di memoria, brevi frasi significative quanto struggenti, simboli dello strappo patito, della bruciatura causate dagli abusi ricevuti. La narrazione avviene in forma di mappatura degli effetti, del prima e del dopo su se stessa, sul suo stato esistenziale che rimette magistralmente insieme grazie alla fotografia.”
Sempre nella sezione “Fotografia terapeutica” la giuria ha assegnato un “Premio speciale” a Federica Sasso per il progetto “Sick Sad Blue”: “Federica Sasso mostra gli strati dell’anomala relazione di Chiara col proprio corpo, servendosi di linguaggi differenti, classici e moderni, che sa far interagire armonicamente: dalle immagini “pure” ai collage sui diari poi fotografati, passando per le schermate di Instagram. Una visione intima e fortemente emotiva”. Anche “Sick Sad Blue” verrà esposto nel corso della manifestazione.
Nella sezione “Fotografia terapeutica” sono stati, inoltre, assegnate tre menzioni d’onore a “Fragmentary” di Daniel Regan, “SM” di Egle Picozzi e “Infertility II” di Olga Boltneva.
Grande successo per questa Call for Entry: In totale sono state inviate 141 proposte provenienti da 22 Paesi di tutto il mondo (Argentina, Belgio, Brasile, Burkina Faso, Canada, Colombia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Russia, Slovenia, Korea del Sud, Spagna, Svezia, Emirati Arabi, Inghilterra, Stati Uniti).
I progetti vincitori e le menzioni d’onore sono stati assegnati dalla commissione composta da Antonello Turchetti, Direttore artistico del festival in rappresentanza dell’associazione organizzatrice ‘LuceGrigia’, dal fotografo Fausto Podavini, da Loredana De Pace, giornalista specializzata in fotografia, e dal fotografo Aldo Soligno, che ha selezionato i progetti vincitori e ha assegnato le menzioni d’onore. I progetti che hanno ricevuto la menzione d’onore saranno pubblicati integralmente sulla rivista digitale PLS MAGAZINE (www.plsmagazine.com).
Il Perugia Social Photo Fest è in collaborazione con FUJIFILM ITALIA.
Per ulteriori dettagli: http://www.perugiasocialphotofest.org/call-for-entry-2018-awarded-projects/
Constanza Portnoy
My name is Constanza Portnoy, I am of Argentine nationality. I have a bachelor's degree in psychology and a postgraduate specialization in disability and early childhood. I am also a documentary photographer. I am currently developing a research work on a doctoral thesis that merges both disciplines and deals with the psychosocial impact and resilience of human beings to certain events with traumatic potential generated by causes such as institutional, governmental or social abandonment. In this sense, I am interested in deepening the construction of family bonds and love relationships that have a positive impact on the lives of those affected, especially, I emphasize in those minority sectors that fight for their denied rights. I have published my work as a photographer in various Argentine media outlets mainstream and independent. I have also published for international platforms works as a correspondent on the struggles for therights of women and minority sectors. I was awarded the gold prize for the category "People/Family" in the International Photography Award Spain 2017 with the essay "Life force: You and Me" I was invited to open a Portfolio on the website "Lens Culture" and I was awarded second prize 2017 in the Banco Ciudad Argentinian contest.
Sina Niemeyer
Sina Niemeyer has been working as a photojournalist since 2014. She won the Canon Profifoto promotion award 14/2 and her work has been published in German magazines such as Cicero, Spiegel Wissen and Chrismon. Sina currently lives in Hannover. Besides creating journalistic stories, she is continuously searching for new ways of storytelling. She is especially interested and fascinated by interdisciplinary projects that involve the protagonist and push the boundaries of art and photojournalism.
Federica Sasso
Federica Sasso è una fotografa di moda e documentarista nata e cresciuta tra Vicenza e Milano. Dopo aver frequentato e lavorato presso l’Istituto Italiano di Fotografia (Milano, Italia), viene selezionata per un anno di residenza a FABRICA (Treviso, Italia), centro sperimentale di ricerca del gruppo Benetton. Il suo lavoro si concentra su tematiche legate all’universo femminile e dell’adolescenza. Tra le pubblicazioni si citano IO Donna, Vogue, D Repubblica, Il Corriere della Sera, Panorama, Pagina99, YET Magazine, Gente di Fotografia, Artribune ed Il Giornale. Federica è autrice del photobook “Sick Sad Blue” (ora sold out), racconto visuale, tra immagini e social media, della storia di Chiara, che soffrì di anoressia. Federica è anche tra i fotografi selezionati presenti nel volume “Up to Now. Fabrica Photography”, pubblicato dal dipartimento editorial di FABRICA. I suoi lavori sono stati esposti, tra gli altri, al Festival della Fotografia Etica (Lodi, Italia), Fotografia Europea (Reggio Emilia, Italia) e Landskrona Foto Festival (Landskrona, Svezia). Come fotografa di moda, ha lavorato con clienti come Benetton, United Nations, Fernet Branca e Miranda Kostantinidou. Nel 2016, ha scattato la campagna mondiale di Benetton WE (Women Empowerment Program).
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