Le Cromie Strutturate di Franco Bratta

Mostra personale di pittura dell'artista Franco Bratta presso ADSUM-Artecontemporanea dal 4 al 18 febbraio 2012 in via Marconi, 5 (Palazzo della Meridiana) a Terlizzi.

"Nelle civiltà orientali, in particolar modo in Cina e in Giappone, scrittura e pittura sono state , e in gran parte ancora oggi, strettamente connesse. Nella storia invece della cultura europea, a parte le pittografie delle originarie società mediorientali, i due elementi sono stati sempre distinti. Un processo di unificazione, o di alternanza dialettica nella stessa opera, è iniziato con l' avvento delle avanguardie del '900 e in special modo dell'arte informale e dell' action painting. E in questo ambito le variazioni stilistiche e formali sono state infinite: dal lancinante segno nero di Fontana alle larghe stesure, ancora nere, di Soulages,  dai ghirigori  di Cy Twombly alle  grafiche spinose dei rossi  di Scanavino ... per fare qui  solo qualche nome. Successivamente, però , anche per reazione a tanto furore  gestual-cromatico d'ascendenza freudiana, prevalse un ' raffreddamento' della grafica per dare spazio a pennellate ampie e corpose , omogenee o irregolarmente dinamiche   e coloratissime, tali da realizzare delle strutture di materia cromatica ora consonanti ora dissonanti sia nei timbri che nelle dimensioni e posture. Tale  pittura non è più  da ritenersi informale, bensì analitico-ottica  in quanto ricollegabile alla grande tradizione razionalistica delle ricerche visive della Bauhaus. I risultati conseguiti nell' attuale panorama artistico sono, memori della grande lezione dell' astrattismo, delle irregolari costruzioni struttural-architettoniche che presuppongono  il reale, ma  lo trasfigurano in un discorso di razionalità purificata e  lirica. Si è quindi lontanissimi dal superdecorativismo invadente e  ribollente  dell' arte attuale  che cicaleggia eccessivamente per imporsi nei processi mediatici contemporanei.
Quanto detto fin qui spiega il lavoro silenzioso e appartato di Bratta, che da  autodidatta   perseverante  ha conseguito nel tempo un percorso evolutivo ma coerente. E' stato infatti fino agli anni sessanta pittore realista, nell' accezione di osservatore analitico delle immagini della realtà urbanistica circostante: le sue casette o i  piu' complessi edifici hanno nell' apparente semplicità di artista naif una strutturazione costruttiva  di forme  geometriche  che portano direttamente al postcubismo sintetico rivissuto e naturalizzato dai Carrà, Rosai ed altri nomi eccellenti della pittura italiana degli anni del 'ritorno all'ordine'. Quella strutturazione poi si e' conservata in seguito quando , abolendo ogni fenomenismo apparente , ne lascia intatto il noumeno portante e reggente, che non è per questo negazione del reale, ma al contrario lucida costruzione geometrico-materica delle forze sottese. Ma qualche riferimento naturalistico, diretto o allusivo, persiste ed ha la sua ragione in una memoriale iricità da cui tutta l'opera  ha avuto origine. Nello specifico si tratta prevalentemente di elementi astronomici, come il sole o la  luna , quali simboliche presenze di forme di vita basilari del cosmo, fuori e sopra le costruzioni più o meno  utili degli uomini."
                                                             
Sabato 4 febbraio alle ore 19,00 vernissage della mostra con presentazione a cura di Luigi Dello Russo
    
ADSUM-Artecontemporanea
via Marconi, 5 (Palazzo della Meridiana) – Terlizzi(BA)
www.retearte.it   - adsum.arte@libero.it   Tel. 3476502478
orario: dal lunedì al sabato dalle ore 10.00-12.30  18.00- 20.30 chiusura giovedì pomeriggio e festivi
 cell. 347 6502478
 

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