Street Art – Banksy e Co. L’arte allo stato urbano.
Sul finire degli anni Sessanta nuove pratiche artistiche urbane sono apparse in diverse città del mondo occidentale che, eredi delle Avanguardie storiche, hanno lentamente ridefinito la nozione di #artepubblica. Nasce così la #streetart, che discende direttamente dalla #popart e dal #graffitismo, ponendosi in un panorama a cavallo tra comunità sociale e mondo dell’arte, utilizzando la strada come luogo di ribalta e vettore comunicativo.
A decenni dalla comparsa, il fenomeno socio-culturale del graffitismo urbano ha guadagnato una rilevanza unica nel panorama della creatività contemporanea e ha portato la città di Bologna, dagli anni ottanta a oggi, ad affermarsi come punto di riferimento a livello europeo: molti artisti – da Blu, a Cuoghi Corsello – hanno scelto proprio la città Felsina per lasciare il loro segno sui muri. Dal 18 marzo 2016 questa forma d’arte è raccontata nella sua evoluzione, interezza e spettacolarità nelle sale di Palazzo Pepoli – Museo della Storia di Bologna con una grande mostra intitolata "Street Art – Banksy & Co. L’arte allo stato urbano."
La mostra, prodotta e organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae. Musei nella città e Arthemisia Group, curata da Luca Ciancabilla, Christian Omodeo e Sean Corcoran (curatore del Museo della Città di New York), intende spiegare il valore culturale e l’interesse artistico della street art.
Il progetto nasce dalla volontà del Professor Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae, e di un gruppo di esperti nel campo della street art, con l’obiettivo di recuperare e conservare i murales per salvarli dalla demolizione e preservarli dall’ingiuria del tempo.