MEDITERRANEO, IL NOSTRO E L'ALTRUI

Giulio De Mitri espone a Giovinazzo


Presso la Stazione di Vedetta della Marina, in via Marco Polo, 11 nel borgo antico di Giovinazzo (Bari) , si sta tenendo la mostra personale di Giulio De Mitri.

Opera di Giulio De Mitri La mostra - che riceve il Patrocinio della Regione Puglia, Assessorato al Mediterraneo, Pace e attività Culturali - è stata curata dal critico d'arte Lia De Venere , organizzata dalla Fondazione "Vedetta sul Mediterraneo" - associazione ONLUS di Giovinazzo (Bari) che opera da diversi anni nel campo dei beni e delle attività culturali con particolare riferimento al mare e all'area mediterranea - ed e' inserita tra le manifestazioni della 4° edizione del Festival della letteratura di mare "Mare di inchiostro".

"L'artista tarantino espone una serie di opere in cui la complessità stratificata delle radici mediterranee del nostro immaginario si sublima in un discorso che attinge le misure del classico senza diventare anacronistico, che pone in dialettica relazione la sapienza delle mani con lo sguardo della mente, il calore dei sensi con il rigore dell'intelletto.(...). La ricerca attuale di De Mitri sembra comporre in mirabile unità opposti apparentemente inconciliabili. Prima di tutto la fabrilità artigianale della pittura e l'impiego sapiente di nuove tecnologie (led, fibre ottiche, processi di stampa fotografica); in secondo luogo il ricorso preminente ad un colore - come il blu - dalle molteplici implicazioni simboliche e psicologiche, racchiuso in manufatti dalla geometria esatta solo apparentemente affini a quelli autoreferenziali del fronte minimalista d'oltreoceano; infine l'utilizzo di forme primarie archetipiche guardate tuttavia non solo attraverso la trafila esclusiva e in fin dei conti limitata del simbolo." (testo di Lia De Venere , dal catalogo della mostra )

Giulio DE MITRI è Professore ordinario di Tecnica e tecnologia della pittura nell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro ed è tra gli artisti contemporanei piu' innovativi e sperimentali del Mezzogiorno d'Italia. La sua ricerca artistica si pone, nel dibattito contemporaneo, con il carattere delle proprie origini dove materia e spirito , uso appropriato di elementi naturali e di nuove tecnologie, si fondono tra progettualità e processo, in un rigoroso linguaggio iconico ed aniconico che sottende l'essenza poetica e concettuale dell'intero suo percorso creativo.

La mostra resterà in allestimento sino al 24 giugno ed è visitabile dal mercoledi' alla domenica dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle ore 16.30 alle 21.30.

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