Cristo e l'impronta dell'arte - Il divino e la sua rappresentazione nell'arte di ieri e di oggi
Questo nuovo saggio di Demetrio Paparoni, edito SKIRA, analizza come gli artisti hanno affrontato nella loro opera il rapporto con il trascendente e in che modo hanno trattato l’immagine di Cristo, interpretandone la figura con l’obiettivo di rendere visibile l’invisibile.
L’analisi di Paparoni, fra i più attenti osservatori dell’arte contemporanea, si accosta ai dipinti del passato osservandoli in relazione alle visioni che ci vengono dall’arte moderna e contemporanea. Con una scrittura piana e non tortuosa, Paparoni esamina il modo in cui gli artisti di oggi hanno ridisegnato sul piano iconografico, e inevitabilmente teologico, la figura di Cristo alla luce dei mutamenti storici e dello sviluppo di nuovi linguaggi.
“Cristo e l’impronta dell’arte. Il divino e la sua rappresentazione nell’arte di ieri e di oggi” verrà presentato al Museo Diocesano di Milano (Sala dell’Arciconfraternita, c.so di P.ta Ticinese 95 ) giovedì 19 novembre alle ore 18.30 . Con l’autore interverranno Moni Ovadia e Aldo Nove. Modererà Paolo Biscottini, direttore del Museo Diocesano.
Demetrio Paparoni (Siracusa 1954), saggista e curatore di mostre d’arte contemporanea, ha fondato nel 1983 la rivista d’arte contemporanea “Tema Celeste”, che ha diretto fino al 2000. Ha curato numerose monografie di grandi protagonisti della scena artistica internazionale. Negli ultimi anni ha scritto saggi per i cataloghi delle grandi mostre che la città di Milano ha dedicato ad Andy Warhol, Keith Haring, Jean-Michel Basquiat, David LaChapelle, Edward Hopper, Roy Lichtenstein, Tony Oursler, Anish Kapoor. Tra i suoi libri: L’astrazione ridefinita (Tema Celeste, 1994), Il corpo vedente dell’arte (Castelvecchi, 1997), Il corpo parlante dell’arte (Castelvecchi, 1997), L’arte contemporanea e il suo metodo (Neri Pozza, 2005), Eretica (Skira, 2006), Il bello, il buono e il cattivo (Ponte alle Grazie, 2014).