Transitory People - Precarious Live

Figure antropomorfe, gnomi, creature mutanti: la mostra "Transitory People - Precarious Lives", curata da Francesca Canfora e Daniele Ratti, porta le opere di 13 artisti emergenti - selezionati tra gli oltre 60 iscritti al bando di concorso indetto dalla prima edizione del Premio d'Arte Quarelli - tra le vigne, i campi e le sculture della collezione permanente del Parco Quarelli di Roccaverano, nella Langa Astigiana. 

Le opere, nella loro diversità, raffigurano l'eterogeneità delle culture e delle etnie che compongono il mosaico globale della razza umana. Sono un popolo in transito che prende indebitamente possesso di quella che, sino a poco prima, era una campagna deserta. Sculture che rappresentano sempre l'essere umano, ma in modo differente per tecnica, forma, estetica, situazione e atteggiamento.

Dagli gnomi di Daniele Accossato, all'uomo che si inerpica, teso nello sforzo di scavalcare un muro, di Simone Benedetto, alle "Aracno figures" di Raimondo Castronuovo che sembrano emergere da qualche incubo. E poi, ancora, il piccolo uomo "Niemand" di Victor Frešo, dalla figura sproporzionata e dall'espressione arrogante, i "Guardiani della Valle" di Egidio Iovanna che, ieratici, sembrano osservare tutto dall'alto, o l'"Homo Homini" di Francesco Lupo, l'effigie di un uomo che porge in avanti se stesso per attraversare spazio e tempo. Dalla creatura mutante "Simbionte" di Marta Fumagalli, alla "Sposa Elefante" di Simone Consiglio, all'"Habitat-Corpo" di Monica Sgrò. Dalla figura antropomorfa composta da valigie accatastate e dall'incedere stanco, di Simona Mosca e Demis Pascal, alle sculture effimere che sembrano presenze fantasma, "Peuple de passage", di Atelier 37.2, ai corpi scomposti di una famiglia di umanoidi chiusi in casse abbandonate di Valeria Vaccaro, fino ad arrivare al volto dell'"Altrove" di Vu Ju Ka.

La mostra "Transitory People - Precarious Lives" parte da una constatazione. Ogni giorno si riversano nei paesi occidentalizzati migliaia di profughi e persone in cerca di un futuro migliore senza però alcuna destinazione certa, raccogliendo spesso difficoltà e indifferenza. Intrusi o semplici passanti, oppure migranti giunti per restare, i nuovi arrivati vagano senza una meta precisa e si mescolano al pubblico dei visitatori, condividendone con esso luoghi e percorsi, facendosi specchio e metafora, in questa atipica convivenza, non solo dell'abbattimento delle frontiere e del globalismo contemporaneo, ma anche di un'emergenza più che mai attuale e irrisolta.

I 13 artisti emergenti, under 45, selezionati dal bando di concorso indetto dalla prima edizione del Premio d'Arte Quarelli, sono stranieri e italiani. Vu Ju Ka è vietnamita, Viktor Freso è nato a Bratislava ed è professionalmente cresciuto all'interno della scena artistica contemporanea dell'ex Cecoslovacchia, prima di esporre in Europa e in America; Atelier 37.2 è un collettivo formato da Francesca Bonesio, architetto italiano, e Nicolas Guiraud, fotografo francese.

L'artista più giovane ha 25 anni, Simone Consiglio, è allievo di Paolo Grassino all'Accademia di Belle Arti di Carrara dove sta terminando la Laurea specialistica in Scultura, dopo aver conseguito la Laurea Triennale all'Accademia di Belle Arti di Palermo. L'artista meno giovane, invece, ha 44 anni, Egidio Iovanna, e proviene da un'antica famiglia di cavatori e scalpellini che da più generazioni si tramanda l'arte della lavorazione della pietra.

Con la partecipazione alla mostra "Transitory People", i 13 artisti concorrono all'assegnazione del Premio d'Arte Quarelli. Attraverso l'app scaricabile gratuitamente e disponibile su Apple Store e Google Play Store, per Android e iPhone, il pubblico potrà votare ogni singola opera con un numero che va da 1 a 5, secondo il proprio gradimento. L'app, sfruttando la tecnologia del proximity marketing, darà informazioni aggiuntive su ogni opera con schede dettagliate e note sull'autore. In occasione del finissage della mostra, domenica 25 settembre, verrà proclamato il vincitore a cui sarà corrisposto un compenso di 8.000 euro e la scultura entrerà a far parte della collezione permanente del Parco.

 Le opere e gli artisti: 
"Gnomi" di Daniele Accossato, "Peuple de passage" di Atelier 37.2, "The Wall" di Simone Benedetto, "Il sonno della ragione - Aracno figures" di Raimondo Castronuovo, "Sposa elefante" di Simone Consiglio, "Niemand" di Viktor Frešo, "Simbionte" di Marta Fumagalli, "Guardiani della Valle" di Egidio Iovanna, "Homo Homini" di Francesco Lupo, "Desiderio" di Demis Pascal e Simona Mosca, "Habitat-Corpo" di Monica Sgrò, "Handle with care" di Valeria Vaccaro, "Altrove" di Vu Ju Ka.



 Il Parco d'Arte Quarelli 
Dalla passione per l'arte conteporanea e l'amore per le Langhe, buen retiro e luogo di residenza estiva sin dagli anni' 70, è nato quasi per gioco il Parco d'Arte Quarelli. Tanti artisti torinesi sono stati ospiti della tenuta Quarelli, lasciando così man mano traccia indelebile del loro passaggio. Con il tempo, l'arte ha iniziato a spingersi oltre le pareti di casa, per entrare a contatto diretto con la natura e diventare parte del paesaggio.

È nato così, in modo spontaneo, sviluppandosi e allargandosi sempre di più negli anni, il Parco d'Arte Quarelli, che al momento conta più di una ventina tra sculture e installazioni di grandi dimensioni, di artisti di fama o talenti emergenti. Il suo presupposto, la sua origine, deriva dall'infinito amore per il bello e dalla volontà di condivisione di quella fervida passione per l'arte contemporanea, che ha contraddistinto la vita dei suoi creatori.

Gli artisti in collezione permanente nel Parco d'Arte: Alfredo Aceto, Salvatore Astore, Ermanno Barovero, Simone Benedetto, Nazareno Biondo, Nicola Bolla, Alessandro Brighetti, Domenico Borrelli, Umberto Cavenago, Carlo D'Oria, Paolo Grassino, Enrico Iuliano, Luigi Mainolfi, Bruno Munari, Peppe Perone, Johannes Pfeiffer, Renato Sabatino, Kimitake Sato, Saverio Todaro, Adrian Tranquilli, Valeria Vaccaro, Fabio Viale.



Info: www.quarelli.it
Ufficio stampa: Simona Savoldi - Spacenomore
T: 339.6598721 - E: simona@spacenomore.com 

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