La retrospettiva dedicata a Kengiro Azuma in mostra a Palazzo Pino – Casa delle Culture

Nell’ambito dell’apertura del nuovo contenitore culturale “Palazzo Pino – Casa delle Culture”, che si terrà giovedì 11 maggio, alle ore 19:30, in via Alessandro Pino 73 a Monteroni di Lecce, verrà inaugurata una retrospettiva dedicata all’artista giapponese Kengiro Azuma (1916-2016), curata da Lorenzo Madaro, realizzata in collaborazione con il MIG - Museo internazionale della grafica diretto dallo storico dell’arte Giuseppe Appella. Presenti all’inaugurazione, tra gli altri, l’Arcivescovo di Lecce Domenico D’Ambrosio, Loredana Capone, assessore all’industria culturale della Regione Puglia, Antonio Maria Gabellone, Presidente della Provincia di Lecce, Angelina Storino, Sindaco di Monteroni.

La mostra – che sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e su appuntamento – è realizzata in collaborazione con NOON.

L’occasione è quella dell’apertura della splendida dimora storica del ‘700 che fu l’abitazione di Alessandro Pino, patriota risorgimentale e primo sindaco monteronese con l’Unità d’Italia, che oggi, a seguito di una importante ristrutturazione, diventa un hub dedicato alla cultura, alle arti, alla creatività. “Palazzo Pino - spiega il direttore artistico, critico d’arte e curatore Lorenzo Madaro – accoglierà, fra l’altro, anche focus espositivi temporanei, che saranno dedicati periodicamente ad artisti italiani e internazionali, autori di riflessioni dense sui temi del sacro e sulla spiritualità o a gruppi di artisti coinvolti per indagare specifiche questioni legate a questi sconfinati argomenti”.

Per l’inaugurazione è stato scelto Kengiro Azuma, artista giapponese per anni al centro della vita artistica e culturale italiana dalla seconda metà degli anni Cinquanta: “MU, il vuoto, il nulla come fonte del tutto, fa piazza pulita delle idee date per scontate e in una sostanza solida come il bronzo, carica di energia, esalta, nella pluralità, l’unità compatta della scultura resa specchio della mente che riflette la forma quasi fosse un mantra”, suggerisce Giuseppe Appella, storico dell’arte e profondo conoscitore della ricerca dell’artista.

In mostra numerose opere su carta che costituiscono un itinerario complesso e antologico, dai segni degli anni Sessanta alle opere più mature dell’artista, tra i maestri riconosciuti della storia dell’arte contemporanea. Una vera e propria retrospettiva sulla sua opera grafica tra incisioni, inchiostri, matite, tecniche miste.

Questa retrospettiva, – continua Madaro - ci aiuta a comprendere che il rapporto con il sacro fa incontrare culture, religioni e riflessioni provenienti da più aree di pensiero. L’arte, quella che presuppone ricerca e impegno intellettuale, accoglie le indagini più varie, ci aiuta a comprendere il presente e l’uomo. Di conseguenza, si pone come un universo sfaccettato che sa accogliere e guidare”.

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Kengiro Azuma è nato nel 1926 a Yamagata, in Giappone, in una famiglia di fonditori di bronzo, erede di una lunga tradizione artigianale. Giovanissimo si arruola nella divisione aeronautica della Marina Militare Imperiale, dove rimarrà in servizio fino al 1946. Nel 1949 si iscrive al corso di scultura dell’Università Nazionale di Tokio. Sono gli anni in cui viene a conoscenza delle sculture di alcuni artisti italiani, tra cui Pericle Fazzini, Luciano Minguzzi, Emilio Greco e soprattutto Marino Marini. Nel 1956 giunge in Italia, con una borsa di studio del governo italiano. Si iscrive all’Accademia di Bel- le Arti di Brera a Milano, dove frequenta i corsi di Marino Marini. Diventerà poi suo assistente, fino al 1979. Ha insegnato alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano dal 1980 al 1990 ed è stato docente della Sommerakademie di Salzburg dal 1986 al 1990. Dal 1993 è Accademico di San Luca. Tra le mostre personali: Galleria del Caval- lino, testo di Guido Ballo (Venezia, 1962); Galleria Toninelli (Milano, 1966), testo di Gillo Dorfles. Nel 2011 lo storico dell’arte Giuseppe Appella gli dedica un’importante mostra antologica nelle chiese rupestri e al MUSMA di Matera; in questa occasione è stato pubblicato un volume di Edizioni della Cometa, con apparati biografici, bibliografici ed espositivi completi. Sue opere si trovano in diversi musei, tra cui Collezione Peggy Guggenheim, Venezia; Gabinetto dei disegni degli Uffizi, Firenze; Museum of modern art, Los Angeles. È morto a Milano il 15 ottobre 2016.


MIG Museo Internazionale della Grafica è stato inaugurato nell'agosto del 2011 e, per il carattere particolare della sua collezione e del lavoro che si è prefissato di svolgere, convive con la rinnovata Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”, ricca di oltre 30.000 volumi, tra cui molti provenienti da prestigiose donazioni librarie acquisite nel tempo. Il MIG, nato con una dotazione di 350 opere grafiche dei migliori artisti contemporanei, italiani e stranieri, necessari per coprire tutte le correnti e i gruppi che hanno attraversato il XX secolo, senza dimenticare i migliori artisti lucani, possiede attualmente una collezione di oltre 3.000 fogli, un patrimonio importante raccolto grazie a preziose donazioni e a numerosi lasciti da parte degli artisti ospiti del Museo. Nel corso degli anni, al MIG-Biblioteca si sono affiancati l'Atelier Guido Strazza” e il Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”. Ai musei già esistenti, inoltre, si affiancheranno ulteriori progetti: il Museo della Vita e delle opere di Sant’Andrea Avellino, il Museo Internazionale della Via Crucis, l' Archivio della Scuola di New York “Ellen Russotto”, il Museo e Atelier “Kengiro Azuma”. Dal 2017, il i presidi culturali di Castronuovo Sant'Andrea, insieme a quelli di Aliano (MT), Moliterno (PZ) e Montemurro, entrano in rete costituendo la ree museale ACAMM.


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