Frammenti di una storia
Grazie ai notevoli apprezzamenti di pubblico e di critica, la direzione del Museo Civico, “Mons. Domenico Mambrini” proroga di ulteriori trenta giorni (fino al 05 luglio p.v.) la mostra personale della nota artista Lucia Rotundo “Frammenti di una storia”, promossa ed organizzata dalla direzione scientifica del Museo e dall’Amministrazione Comunale di Galeata.
La mostra è curata dal critico e storico dell’arte Paolo Balmas, docente all’Università “La Sapienza” di Roma e da Caterina Mambrini, direttrice del Museo Civico di Galeata.
Sono esposte nelle due sezioni del museo la recente ricerca artistica di Lucia Rotundo, una significativa selezione di opere plastiche, che si interfacciano con gli importanti reperti archeologici della collezione museale.
Come afferma Paolo Balmas - nella presentazione in catalogo – “i frammenti della Rotundo con la loro struttura organica, le loro possibili forme di combinazione o di contaminazione con altri elementi ed altre materie e da ultimo la loro flessibilità e disponibilità a trasformarsi in metafore o simboli di eventi più complessi resi comunque possibili proprio dalle loro qualità di base (…), racchiudono piccoli manufatti secondo modalità che richiamano non il reperto naturalistico ma il ricordo di famiglia, o ancora trasformate in contenitori cilindrici aperti verso l’alto simili alle offerte votive tipiche della religiosità contadina e molto altro ancora sempre e comunque nella logica della crescita e della trasformazione…”.
Oltre alle opere esposte, l’artista ha realizzato una particolare installazione site specific, intitolata “Viaggio a Galeata, tra corrispondenze e analogie”, con la quale ha attraversato due importanti sezioni del Museo: quella archeologica (dove sono esposti reperti pre-protostorici di età romana) e quella della tardo-antichità e del Medioevo.
L’artista per l’installazione ha utilizzato elementi essenziali di forma quadrata, rettangolare e di colore bianco con i quali ha inquadrato particolari di oggetti e di reperti custoditi nel museo. Le inquadrature assumono così "posture" diverse (sospese, a parete, a pavimento o su supporti), in funzione dell'ubicazione del reperto scelto e del suo particolare. L’artista, a mo' di contraltare ha collocato un suo lavoro che evoca corrispondenza e/o analogia, con il particolare del reperto inquadrato.
Il potenziale fruitore, attraversando gli spazi espositivi, viene ulteriormente coinvolto tra passato e presente.
Un viaggio poetico ed intrigante, una wunderkammer che attraversa la storia e l’identità di Galeata, stigmatizzando una nuova storia, ovvero quella del presente.
“Lucia Rotundo - come scrive in catalogo Caterina Mambrini - ha messo a segno, così, un suo personale percorso che si muove sul piano del confronto con la storia, con il reperto archeologico e l’interpretazione plastica, scultorea che da esso deriva. Cristalli, bronzi, pietre, ramoscelli ed altri materiali trovano un equilibrio che è compositivo, ma ancor più semantico, con i pezzi in cui si coagula la storia antica del nostro territorio; equilibrio sapiente e calibrato in cui materia e forma si bilanciano racchiudendo in sé l’urgenza dell'istinto e la forza della ragione.
L'intervento artistico, il dialogo intrapreso negli spazi del museo di Galeata, si trasforma in un itinerario cognitivo scandito da forme purificate, frammenti preziosi, lucori inaspettati”.
È stato realizzato, per l’Edizioni Gangemi di Roma, un significativo catalogo contenente testi istituzionali del Sindaco Elisa Deo e di Giuseppe Michelacci del Servizio Cultura e Turismo, testi critici di Paolo Balmas, Carmelo Cipriani, Caterina Mambrini, Martina Soricaro, Maria Vinella, apparato iconografico e nota bio-bibliografica sull’artista.
La mostra, evidenzia così un forte legame tra arte, storia e territorio, un importante momento di arricchimento e di crescita culturale.
La mostra resterà aperta al pubblico sino al 5 luglio2017.
Orari di apertura
Domenica 9.30-12.30/15.00-18.00
Anche aperture su richiesta e prenotazione
Info: 0543.981854/0543.975428-29
e-mail: museomambrini@libero.it