UNA CANZONE CHE TI STRAPPA IL CUORE
Fra pochi giorni (esattamente dal nove settembre prossimo) troveremo in libreria, per i tipi Guanda, il nuovo romanzo dell'irlandese Joseph O'Connor, "Una canzone che ti strappa il cuore" (Ghost Light).
E' una storia d'amore (ancora??!! Sì, perchè d'amore non ci si è mai abbastanza sazi) tanto complessa, quanto bella......come del resto tutte le storie d'amore che vanno raccontate.
Una commovente storia sull’amore, sulla perdita e sul dolore. Una storia d'amore fatta di abbandoni e riconciliazioni, ambientata nella Dublino di inizio Novecento, dove Molly Allgood, una bella e irriverente diciassettenne, muove i primi passi nel mondo del teatro e sogna un futuro da star in America. Corteggiata da tutti, diventa l’amante del più importante drammaturgo irlandese, John Synge, un genio inquieto, un poeta dal linguaggio forte e dalle passioni tempestose. Il loro è un amore tormentato, a volte crudele, spesso tenero, che sfida le convenzioni rigide dell’età edoardiana, la differenza di età e di estrazione sociale.
La storia è accattivante (prende spunto comunque da una realmente accaduta, anche se O'Connor ha sviluppato il racconto trascurando quasi completamente i fatti e gli eventi biografici attribuiti ai personaggi, finendo così per realizzare una storia quasi di fantasia che dai personaggi reali ha tratto unicamente ispirazione) e non finisce con il tranquillante "e vissero felici e contenti": è una storia raccontatata "al passato", dove a farlo è molti anni dopo averla vissuta, Maire O’Neill (il nome vero di Molly) è una «reliquia del tempo che fu», un’anziana attrice logorata dalla malinconia, dalle ambizioni e dai rimpianti di una vita. Molly ormai si aggira sola e smarrita per le frenetiche strade della grande Londra. Nel suo mondo trasognato le figure reali si confondono con i fantasmi, con il vago chiarore dei luoghi e delle presenze che avverte intorno a sé: Dublino la sua città, le colline della contea di Wick low, Londra, New York attraversano il tempo e lo spazio, come lo scenario di un immobile atto unico. L’antica storia d’amore proibita che Molly non ha mai dimenticato si riverbera negli oggetti e nei ricordi, in dolorose irruzioni diurne.
Perchè lo leggerò (sì, perchè io non l'ho ancora letto) e perchè ne sto parlando ?
Joseph O'Connor è nato a Dublino nel 1963. È uno dei principali protagonisti dell'eccezionale fioritura letteraria irlandese iniziata a cavallo degli anni Novanta e i suoi libri sono pubblicati in 29 lingue.....io, però, non ho mai letto nulla di suo.
Il desiderio di farlo ora nasce da una intervista, letta qualche giorno fa su un settimanale, in cui si parla poco del romanzo (ma da questo parte) e molto più dell'autore e della sua idea di letteratura.
sono rimasto molto colpito da quest'uomo, che è un padre ed un marito esemplare (tutto il mio contrario...) ma che esprime in alcuni passaggi dell'intervista, una sorta di "incompiutezza" della sua vita, una "infelicità" latente....necessaria, come lui sostiene, per chi vuol fare l'artista. Anche se afferma che preferirebbe non essere creativose questo lo rendesse felice. Un passaggio dell'intervista forse un pò troppo troppo intimistico ma secondo me utile a capire il "personaggio" O'Connor, prima del suo romanzo.
Un uomo che scrive le sue opere in un capanno in fondo al giardino di casa sua, dove la moglie non è mai entrata e i figli ci vanno molto raramente.... un luogo, come ci dice, che tutte le famiglie dovrebbero avere: salverebbe un sacco di matrimoni.
Mi piace O'Connor.... e quando alla fine dell'intervista gli viene chiesto se ha mai vissuto una storia come quella raccontata in "Una canzone che ti strappa il cuore", lui risponde di no, e aggiunge: "Non ho mai perso tempo ad amare chi non mi voleva. E ho sempre trovato estremamente attraenti le persone che mi hanno amato".
Bhè, a questo punto dell'intervista mi sono detto, convinto: Questo O'Connor mi piace e questo suo romanzo è sicuramente da leggere.
Una canzone che ti strappa il cuore di Joseph O'Connor by Casa Editrice Guanda
Titolo originale: Ghost Light
Genere: Narrativa Straniera
Autore: Joseph O’Connor
Traduzione: Massimo Bocchiola
Editore: Guanda
Anno di Pubblicazione: 2010
Collana: Narratori della Fenice
Informazioni: pg. 280
E' una storia d'amore (ancora??!! Sì, perchè d'amore non ci si è mai abbastanza sazi) tanto complessa, quanto bella......come del resto tutte le storie d'amore che vanno raccontate.
Una commovente storia sull’amore, sulla perdita e sul dolore. Una storia d'amore fatta di abbandoni e riconciliazioni, ambientata nella Dublino di inizio Novecento, dove Molly Allgood, una bella e irriverente diciassettenne, muove i primi passi nel mondo del teatro e sogna un futuro da star in America. Corteggiata da tutti, diventa l’amante del più importante drammaturgo irlandese, John Synge, un genio inquieto, un poeta dal linguaggio forte e dalle passioni tempestose. Il loro è un amore tormentato, a volte crudele, spesso tenero, che sfida le convenzioni rigide dell’età edoardiana, la differenza di età e di estrazione sociale.
La storia è accattivante (prende spunto comunque da una realmente accaduta, anche se O'Connor ha sviluppato il racconto trascurando quasi completamente i fatti e gli eventi biografici attribuiti ai personaggi, finendo così per realizzare una storia quasi di fantasia che dai personaggi reali ha tratto unicamente ispirazione) e non finisce con il tranquillante "e vissero felici e contenti": è una storia raccontatata "al passato", dove a farlo è molti anni dopo averla vissuta, Maire O’Neill (il nome vero di Molly) è una «reliquia del tempo che fu», un’anziana attrice logorata dalla malinconia, dalle ambizioni e dai rimpianti di una vita. Molly ormai si aggira sola e smarrita per le frenetiche strade della grande Londra. Nel suo mondo trasognato le figure reali si confondono con i fantasmi, con il vago chiarore dei luoghi e delle presenze che avverte intorno a sé: Dublino la sua città, le colline della contea di Wick low, Londra, New York attraversano il tempo e lo spazio, come lo scenario di un immobile atto unico. L’antica storia d’amore proibita che Molly non ha mai dimenticato si riverbera negli oggetti e nei ricordi, in dolorose irruzioni diurne.
Perchè lo leggerò (sì, perchè io non l'ho ancora letto) e perchè ne sto parlando ?
Joseph O'Connor è nato a Dublino nel 1963. È uno dei principali protagonisti dell'eccezionale fioritura letteraria irlandese iniziata a cavallo degli anni Novanta e i suoi libri sono pubblicati in 29 lingue.....io, però, non ho mai letto nulla di suo.
Il desiderio di farlo ora nasce da una intervista, letta qualche giorno fa su un settimanale, in cui si parla poco del romanzo (ma da questo parte) e molto più dell'autore e della sua idea di letteratura.
sono rimasto molto colpito da quest'uomo, che è un padre ed un marito esemplare (tutto il mio contrario...) ma che esprime in alcuni passaggi dell'intervista, una sorta di "incompiutezza" della sua vita, una "infelicità" latente....necessaria, come lui sostiene, per chi vuol fare l'artista. Anche se afferma che preferirebbe non essere creativose questo lo rendesse felice. Un passaggio dell'intervista forse un pò troppo troppo intimistico ma secondo me utile a capire il "personaggio" O'Connor, prima del suo romanzo.
Un uomo che scrive le sue opere in un capanno in fondo al giardino di casa sua, dove la moglie non è mai entrata e i figli ci vanno molto raramente.... un luogo, come ci dice, che tutte le famiglie dovrebbero avere: salverebbe un sacco di matrimoni.
Mi piace O'Connor.... e quando alla fine dell'intervista gli viene chiesto se ha mai vissuto una storia come quella raccontata in "Una canzone che ti strappa il cuore", lui risponde di no, e aggiunge: "Non ho mai perso tempo ad amare chi non mi voleva. E ho sempre trovato estremamente attraenti le persone che mi hanno amato".
Bhè, a questo punto dell'intervista mi sono detto, convinto: Questo O'Connor mi piace e questo suo romanzo è sicuramente da leggere.
Una canzone che ti strappa il cuore di Joseph O'Connor by Casa Editrice Guanda
Titolo originale: Ghost Light
Genere: Narrativa Straniera
Autore: Joseph O’Connor
Traduzione: Massimo Bocchiola
Editore: Guanda
Anno di Pubblicazione: 2010
Collana: Narratori della Fenice
Informazioni: pg. 280