Alberto Burri e i suoi prossimi cent'anni: si incomincia a pensare alla celebrazione

Alberto Burri in una elaborazione di Leonardo Basile
Un programma di iniziative e manifestazioni artistiche e culturali che mettano in risalto la figura, l'opera e l'attualita' di Alberto Burri, uno dei più grandi protagonisti dell'arte del ventesimo secolo, per celebrare il centenario della sua nascita: questo l'intenzione della proposta di legge di iniziativa parlamentare che verrà illustrata il 23 agosto a Perugia.

Alla presentazione, precisa una nota della Regione Umbria, interverranno Fabrizio Bracco, assessore regionale alla cultura, i parlamentari Walter Verini (primo firmatario della proposta) e Pietro Laffranco, l'assessore alla cultura della Provincia di Perugia, Donatella Porzi, Luciano Bacchetta, sindaco di Citta' di Castello e Michele Gambuli, vice presidente Fondazione Burri (Palazzo Albizzini).


Alberto Burri (Città di Castello 1915 - Nizza 1995) è tra i maggiori rappresentanti dell'arte informale italiana. Laureatosi in Medicina nel 1940 e, arruolatosi come ufficiale medico, viene fatto prigioniero e condotto nel campo di concentramento di Hereford in Texas, dove inizia la sua attività artistica. Quando rientra in Italia abbandona per sempre la medicina e si dedica alla pittura. La sua ricerca artistica è incentrata sull'indagine delle qualità espressive della materia e così nelle sue opere crea contrasti cromatici e di superficie utilizzando materiali variamente abbinati o combusti quali sacchi di juta, legni, ferri e plastiche. Nel 1951 è firmatario del manifesto del Gruppo Origine con G. Caporossi, M. Ballocco ed E. Colla e alla mostra del Gruppo Origine presenta tre Catrami a cui seguono i Neri e le Muffe. Negli anni '50 realizza le grandi composizioni dei Sacchi e proprio in tale periodo in America, sostenuto dal direttore del Guggenheim Museum di New York, Alberto Burri inizia a essere noto come uno dei protagonisti dell'arte informale. Realizza le prime Combustioni e alla fine degli anni '50 i Legni e i Ferri, per poi dedicarsi alle Plastiche e ai Cellotex e, alla metà degli anni '70, alla realizzazione dei Cretti. A Città di Castello, sua città natale, è concentrata la produzione artistica più significativa del Maestro che fa capo alla Fondazione Palazzo Albizzini "Collezione Burri". Le opere di Alberto Burri sono esposte nella sede di Palazzo Albizzini e in quella degli Ex Seccatoi di Tabacco a Città di Castello.

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