Goran Bregovic alla Notte della Taranta di Melpignano con una scenografia di Mimmo Palladino


Affascinato da sempre dalle contaminazioni musicali, soprattutto quelle presenti nella sua musica, Goran Bregovic è il Maestro concertatore de "La Notte della Taranta" che si terrà il 25 agosto a Melpignano: l'evento che ha un significato che va oltre il ritmo e che vuol "legare" le sponde opposte dell' Adriatico.

"La musica infatti è il primo linguaggio, ha un valore universale e arriva dove la lingua, la dialettica e la politica non arrivano. La musica tradizionale poi, come la Taranta, ha valori universali perché è passata attraverso il grande filtro del tempo mantenendone la pura essenza. È fatta di idee, maturate nei secoli, di incontri tra culture e genti. Non è un caso che la musica balcanica sia stata influenzata dalla tradizione musicale italiana, così come la musica italiana, specialmente nel sud, rivela influenze della musica greca, albanese e di tutti i Balcani. È facile e naturale muoversi sulle coordinate, perché la tradizione è vita, soprattutto nell’epoca globalizzata in cui viviamo. Mi piace quindi pensare ad una Musica senza frontiere, in questa occasione più che mai, con la mia Orchestra per Matrimoni e Funerali, accompagnati dall’Orchestra della Notte della Taranta daremo vita ad un progetto musicale originale in cui le due rive dell’Adriatico si «mescoleranno» cercando di coniugare la dimensione di festa, allegra e coinvolgente, a quella di ricerca e contaminazione tra due tradizioni che hanno diversi elementi in comune.
Il mare che ci separa, l’Adriatico, è sempre stato anche un mare che ci unisce. Il mio primo obiettivo per celebrare questa 15° edizione de la Notte della Taranta, come ha detto una volta un mio amico, è che il Maestro Concertatore non diventi un Maestro «disturbatore», e che i miei musicisti trovino un modo naturale per suonare una musica lontana «geograficamente» ma vicina per tradizione.
Vorrei trasformare il concertone finale della Notte della Taranta da evento etnico a festa globale il cui principale ospite sia l’Orchestra della Notte della Taranta con la quale potremo mescolare gli strumenti a corda della tradizione pugliese alle fanfare esuberanti della mia orchestra. Ospiteremo un gruppo croato e un gruppo serbo, questi ultimi provenienti dal festival di Guca, che rappresenteranno l’unione, almeno musicale della mia terra e delle mie origini. Negli ultimi anni la Notte della Taranta è diventato uno dei più famosi festival musicali in Europa e quello che mi piace è che ha la stessa storia del grande festival di Guca, un festival di ottoni che si tiene ogni anno in un paesino molto piccolo della Serbia che è nato tanti anni fa grazie all’amore per la musica di un ristretto gruppo di entusiasti e dopo tanti anni è diventato grande e importante. È mia intenzione portare a Guca l’orchestra della Notte della Taranta: noi qui, loro lì, insieme e uniti dalla Taranta, che è una musica molto simile alla nostra: melodia, ritmo e poca armonia." (Goran Bregovic)

Sotto la direzione del maestro concertatore Goran Bregović, l’Orchestra "La Notte della Taranta" incontrerà, quindi, prima la Goran Bregović Wedding & Funeral Band. Poi, sul palco nel piazzale dell’ex Convento degli Agostiniani, sarà la volta, gli uni dopo gli altri, di croati e serbi, confini e barriere che cadono, legami che si ricuciono, in nome di una pace fatta di musica: Tonči Huljić & Madre Badessa Band e Nenad Mladenovic Orchestra. Huljić è tra i più popolari musicisti della Croazia, uno dei primi a introdurre elementi di musica folk proveniente dalle tradizioni delle realtà nate dalla dissoluzione della Jugoslavia. Con Madre Badessa Band, progetto nato nel 2011col supporto di Goran Bregović, Tonči Huljić si è aggiudicato il Festival pop Dora. Dal Festival di Guča, da quello che da oltre mezzo secolo è il santuario della tromba e dei trumpecari, in Serbia, arriva invece Nenad Mladenovic Orchestra, la storica orchestra dei rom, tra i vincitori dell’edizione 2010. Dai ritmi dell’alto Adriatico alle viscere della tradizione popolare nord italiana. Il 25 agosto ci sarà anche lo storico Coro delle Mondine di Novi, gruppo nato nei primi anni ’70 e formato per buona parte da donne emiliane cresciute nel Piemonte delle risaie. A loro, quasi tutte ultraottantenni, si affiancano oggi le figlie e le nipoti, voci nuove per canti che hanno segnato un’epoca. L’Ensemble diretta da Bregović, poi, incrocerà l’esperienza lunga settant’anni della Banda Musicale di Racale. Fondata da Sebastiano Manni, alla sua guida c’è ora il maestro Grazia Donateo, la terza donna a dirigerla nel giro di nove anni e uno dei nomi più conosciuti del panorama bandistico regionale, in grado di rendere quella di Racale una delle bande rivelazione della Puglia.

Quest'anno La Notte Taranta si avvale anche della collaborazione di un grande maestro dell'arte contemporanea, Mimmo Paladino: maschere mute e segni archetipici, segno e materia, buio che diventa luce.
L'artista ha infatti realizzato per il Festival un trittico di opere inedite che la Fondazione ha utilizzato per l'intera comunicazione di quest'anno: dal catalogo, che abbandona la formula del libretto trasformandosi in un volume narrativo e saggistico, all'allestimento del palco, che il 25 agosto a Melpignano ospiterà il Concertone finale.
Il culmine dell'edizione 2012, affidata al maestro Goran Bregović, affiancherà al ritmo vorticoso dei tamburelli salentini quello scoppiettante delle brass band balcaniche, avrà infatti uno scenario speciale, che ne conterrà la natura primitiva e il senso della festa di piazza.
Grazie alla collaborazione del maestro delle luminarie, Lucio Mariano, erede di una lunga tradizione del Sud Italia ormai famosa nel mondo, il segno di Paladino assumerà infatti la materia della luce, affidata alle mille lampadine che comporranno delle luminarie realizzate ad hoc per il Concertone dall'azienda salentina Mariano Light.

Post popolari in questo blog

Sparsa animae fragmenta recolligam ovvero Raccoglierò i frammenti sparsi dell’anima

Scoperto il nome della modella dell' origine del mondo di Courbet

Hypotheses non fingo.