C'ero, una volta.... a Lecce

E' in corso, presso l' E-lite Studio Gallery e la sala Janet Ross del Risorgimento Resort di Lecce, la mostra personale “C’ero, una volta” dell'artista Anna Caruso, a cura di Giovanna Lacedra, Claudia Pellegrino e Grace Zanotto, realizzata da 'E-lite Studio Gallery' in collaborazione con Famiglia Margini di Milano e in partnership con Vestas Hotels & Resort.
 
L' interessante rassegna, che potrà essere visitata fino al prossimo 8 ottobre (presso la galleria leccese sono esposte le opere pittoriche e presso il Risorgimento Resort quelle di grafica, n.d.r) consta di trenta opere, ispirate alle più popolari fiabe di Perrault, Carroll e dei Fratelli Grimm. Tele e disegni in cui Cappuccetto Rosso, Biancaneve e i personaggi di Alice nel Paese delle Meraviglie, estrapolati dalla loro dimensione fiabesca, sono scaraventati con pennellate di colore su città e scorci urbani di un realismo tale da far sentire smarrito anche l’osservatore, che diventa testimone, complice e al tempo stesso protagonista di quel racconto che lentamente compare sulla superficie delle tele grazie a una tecnica che mescola acrilico e gesso e articola un gioco di sovrapposizioni di immagini e significati inusuali.
 
In occasione della mostra, l’E-lite Studio Gallery e il Risorgimento Resort annunciano la visita dell'artista milanese per domenica 30 settembre 2012 alle ore 18:30, presso la sala Janet Ross del Risorgimento Resort. Un'occasione per conoscere l’artista milanese e dare ai visitatori l'opportunità d'interfacciarsi con la sua fantastica dimensione creativa.
 
 
 
Anna Caruso nasce a Cernusco sul Naviglio (Mi) nel 1980. E' un'artista figurativo che mescola tecniche e immagini di non immediata decodificazione, dissolvendole e sovrapponendole in una chiave di lettura su molteplici livelli comunicativi. Per lei l'Arte è soprattutto comunicazione, dialogo interiore ed esteriore, con l'umanità, con chi osserva, con l'arte stessa. Durante i viaggi che annualmente compie in giro per il mondo disegna e fotografa ogni traccia umana, per piegarla e manipolarla con pennelli e spatole nei suoi lavori. La sua ricerca verte principalmente sull'analisi dell'uomo, inteso come Umanità e tessuto intellettivo, ponendo domande che non mostrano risposte.
La tecnica che predilige è una mistura fluida di acrilico e gesso su tele di grande formato.

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