La GRATIA PLENA di Grazia Addante al Visconti di Bari

E' in corso - presso il Visconti di Bari e fino al 25 settembre p.v. - la mostra di Grazia Addante curata da Sabrina Delliturri, dal titolo "GRATIA PLENA" che assiema una serie di interessanti percorsi seguiti dall’artista.
ARTIGLI, una delle opere di Grazia Addante
esposte al Visconti
(gli "artigli"... sono quelli di Virginia Calamita)
Straordinarie fotografie che "raccontano" storie, momenti, situazioni, a cui l'artista (forse a volere "rafforzare" e completare più che esplicitare) ha aggiunto alcuni suoi versi che offrono al visitatore "una linea guida di lettura, piena di fantasia, estro e parallelismo tra il mondo sotto i piedi e la testa in viaggio tra la fantasia."
 
"Ombre lunghe dal naso affilato. Dal reale irreale venale velato. Di egocentrici calchi beffardi di folli dei.Dai vuoti occhi di pietra. Imprigionate nelle vetrine del mondo. Annacquate da lacrime di pioggia. Forma & Sostanza. Rigate di polvere. Nutrite di soliloqui transgenici silenzi. Marche dimenticate di riti ancestrali. Maschera di latte. Sono come ero? Sarò come io sono? Accecante luce del mondo/Ho una casa e a luci spente devo tornare./Maschera & Anima nomi di un unico concetto. Maschera ciecamente fingo."(G.A)

Ciò che ne risulta è un viaggio sensoriale supportato da una serie di elementi utili a non smarrirsi, accompagnati da un lieve e timido invito alla perdizione nei vortici della fantasia più remota, o forse futura.
 
Con l’opera Ave o Maria Piena di Grazia l’artista mira a evidenziare quanto la tecnologia e il linguaggio contemporaneo venga in qualche modo beatificato dall’uomo e innalzato a concetto divino, un soggetto da pregare per la sopravvivenza. Interessante l’intreccio tra il cavo USB, che chiaramente simboleggia l’oggi, e la scelta di immortalare una statuetta sacra risalente agli anni ’30.
 
Diversi sono i sentimenti stimolati scrutando le opere dal titolo La mela tra i denti. L’artista scrive: "Gocce di nettare dolce vermiglio inondano le dighe del palato . Madido di specchi scivolosi. Essudati di cristallo. Stralci lisci di buccia . Come spillo tra i denti. Scuote le labbra dischiuse."
 
La perfetta descrizione analizza un attimo di piacere che prescinde dall’intento di assaporare il frutto, ma che risiede nella contemplazione fisica della bellezza della mela. Diversi possono essere gli ovvi richiami di matrice religiosa-fiabesca dovuti alla scelta dello specifico simbolo, ma essendo a esso accostate delle labbra vi è un riferimento alla Passione amorosa.
 
Un viaggio nell’esplorazione intrinseca ma con un unico filo conduttore: una vena di erotismo misto ad uno slancio primordiale verso il sacro e il divino nella ricerca di una più profonda conoscenza del se. - Sabrina Delliturri

 
GRATIA PLENA di Grazia Addante
a cura di Sabrina Delliturri
Visitabile fino al 25 settembre 2012
Al Visconti - via Sagarriga Visconti, 3 BARI

Post popolari in questo blog

Sparsa animae fragmenta recolligam ovvero Raccoglierò i frammenti sparsi dell’anima

Salvador Dalì e il sogno che si avvicina

MEDITERRANEO, IL NOSTRO E L'ALTRUI