L' Architetto Luigi Castellucci e il Neoclassicismo in Terra di Bari. Opere (1821-1879)
L' Università del Tempo Libero di Bari-Santo Spirito terrà, venerdì 9 novembre 2012, una conferenza/dibattito su Luigi Castellucci e il Neoclassicismo in terra di Bari tra il 1821 e il 1879.
Relatore dell'argomento sarà l'arch. Cristiano Chieppa, introdotto dal collega Gerardo Milillo, Presidente dell' UTL-S.Spirito, che modererà gli interventi nel corso del dibattito.
L'incontro avrà luogo presso l' Ipogeo della Chiesa dello Spirito Santo a partire dalle ore 18,30
L'iniziativa riceve il Patrocinio dell' Associazione Turistica Pro Loco di Bari-S.Spirito e viene realizzata in collaborazione con la Confcommercio (delegazione di Santo Spirito-Palese), Quisque (associazione per la qualità della vita), la Libreria del Teatro di Bitonto, il Centro Studi e il C.P.E.S. (associazione culturale tra operatori edili per la qualità dell'edilizia).
Luigi Castellucci (Bitonto, 1797 – 1877), architetto e ingegnere, viene considerato tra gli esponenti più importanti dell'architettura dell'Ottocento nel meridione e in Puglia in particolare. È inoltre famoso per aver progettato la tomba di Torquato Tasso.
Nel 1830 , dopo un periodo di perfezionamento a Roma, apre a Napoli uno studio di architettura che dura per otto anni, prima di rientrare a Bitonto nel 1839 dove rimane per tre anni, periodo in cui apre una bottega. Ritorna a Napoli e si laurea nel 1841.
Tra le opere più significative si riportano il palazzo Gentile (attualmente municipio) e Palazzo Pannone a Bitonto, i palazzi Ferrara a Bari, Jatta a Ruvo, Porro-Ceci ad Andria, il Cafiero a Barletta, il palazzo Prelatizio ad Acquaviva e il Palazzo Ricchioni a Palo del Colle. Sue le pregevoli ville Capitaneo a Palese, Cioffrese a Santo Spirito e Gentile (del feudo Torricella - oggi Messeni) sulla strada provinciale S.Spirito-Bitonto. Alcuni gli attribuiscono Villa Longo de Bellis e Villa Castelluccia (ora abbattuta) a Palese.
Nel 1830 , dopo un periodo di perfezionamento a Roma, apre a Napoli uno studio di architettura che dura per otto anni, prima di rientrare a Bitonto nel 1839 dove rimane per tre anni, periodo in cui apre una bottega. Ritorna a Napoli e si laurea nel 1841.
Tra le opere più significative si riportano il palazzo Gentile (attualmente municipio) e Palazzo Pannone a Bitonto, i palazzi Ferrara a Bari, Jatta a Ruvo, Porro-Ceci ad Andria, il Cafiero a Barletta, il palazzo Prelatizio ad Acquaviva e il Palazzo Ricchioni a Palo del Colle. Sue le pregevoli ville Capitaneo a Palese, Cioffrese a Santo Spirito e Gentile (del feudo Torricella - oggi Messeni) sulla strada provinciale S.Spirito-Bitonto. Alcuni gli attribuiscono Villa Longo de Bellis e Villa Castelluccia (ora abbattuta) a Palese.