Jolanda Spagno e l'ombra che sta al centro
Questa sera, alle ore 19, presso la Galleria CoArt di Corato (Vico San Francesco - Piazza di Vagno) verrà inaugurata la mostra personale di Jolanda Spagno "L'ombra che sta al centro" a cura di Roberto Lacarbonara. In occasione del vernissage (alle ore 19.00) sarà possibile assistere ad una performance in cui l’artista collocherà, al di là delle consuete lenti olf, alcuni soggetti viventi che i visitatori potranno intravedere dall’esterno.
Il titolo della mostra trae spunto dalla celebre espressione utilizzata da Jung per indicare la radice oscura del soggetto, il luogo imperscrutabile dove agiscono ed emergono i fenomeni istintuali e ingovernabili dell’io.
Il lavoro della Spagno, caratterizzato dalla fragile figurazione ottenuta dalla grafite e rivolto allo studio di volti androgini spesso caratterizzati dalle pose inespressive, indaga con estrema attenzione la questione della riconoscibilità dell’altro, della sua perdurante inaccessibilità. Attraverso il ricorso ad alcune lenti (olf, optical ligthing film) in grado si moltiplicare e sfocare la visione delle opere su cui sono allocate, l’artista compromette la percezione del soggetto negando la distinzione delle espressioni e delle proprietà figurali del viso.
“Tutta la questione si avvita attorno allo sdoppiamento della visione. Operata sia in termini di ripetizione (più e più volte il disegno di un viso androgino e sopito) sia in termini di perdita del centro, sfuocatura, slittamento del piano di terra. La pellicola detta “microprismatica” che sfrangia le linee ed altera il disegno sottostante (una lastra generalmente utilizzata in alcuni sistemi di propagazione della luce elettrica) genera sul lavoro un paradossale difetto di luce, una inarrestabile gestazione di ombre reciprocamente sovrascritte, al punto da rendere difficile l’identificazione del soggetto in primo piano”.
"L’ombra che sta al centro" diventa pertanto un lavoro di esplorazione del “primo piano” e delle superfici che normalmente funzionano come strumenti di riconoscimento dell’altro.
Jolanda Spagno - L'ombra che sta al centroIl titolo della mostra trae spunto dalla celebre espressione utilizzata da Jung per indicare la radice oscura del soggetto, il luogo imperscrutabile dove agiscono ed emergono i fenomeni istintuali e ingovernabili dell’io.
Il lavoro della Spagno, caratterizzato dalla fragile figurazione ottenuta dalla grafite e rivolto allo studio di volti androgini spesso caratterizzati dalle pose inespressive, indaga con estrema attenzione la questione della riconoscibilità dell’altro, della sua perdurante inaccessibilità. Attraverso il ricorso ad alcune lenti (olf, optical ligthing film) in grado si moltiplicare e sfocare la visione delle opere su cui sono allocate, l’artista compromette la percezione del soggetto negando la distinzione delle espressioni e delle proprietà figurali del viso.
“Tutta la questione si avvita attorno allo sdoppiamento della visione. Operata sia in termini di ripetizione (più e più volte il disegno di un viso androgino e sopito) sia in termini di perdita del centro, sfuocatura, slittamento del piano di terra. La pellicola detta “microprismatica” che sfrangia le linee ed altera il disegno sottostante (una lastra generalmente utilizzata in alcuni sistemi di propagazione della luce elettrica) genera sul lavoro un paradossale difetto di luce, una inarrestabile gestazione di ombre reciprocamente sovrascritte, al punto da rendere difficile l’identificazione del soggetto in primo piano”.
"L’ombra che sta al centro" diventa pertanto un lavoro di esplorazione del “primo piano” e delle superfici che normalmente funzionano come strumenti di riconoscimento dell’altro.
Corato - dal 13/10/2012 al 04/11/2012
GALLERIA COART
Vico San Francesco (Piazza di Vagno)
+39 3496141159