Il cibo dell'anima
Marco Bellomi, Giulio Belloni, Valentina Carrera, Raffaele De Francesco, Rossano Di Cicco Morra, Siberiana Di Cocco, Anna Epis, Carlo Fontanella, Silvia Gobbo, Paolo Lo Giudice, Clara Luminoso, Marija Markovic, Italo Mazzei, Giuseppe Orsenigo, Thioro Faye e Lyudmila Vasilieva.
Dal comunicato stampa - Siamo ormai giunti al cuore di questo 2015, che tanto ha promesso all'Italia e soprattutto ai milanesi. Commercianti e albergatori sperano registrare incassi straordinari e ogni tipo di attività cerca di presentarsi al meglio per i milioni di persone che, da ogni parte del mondo, si aspettano. Milano al centro del ciclone, soprattutto in quel triste giorno di inaugurazione dell'Expo, in cui l'imbarazzo e l'umiliazione sono stati grandi: una dimostrazione di come la rabbia e la sete di distruzione siano ancora presenti in una società adolescente. D'altro canto Milano che ha fatto commuovere per quei cittadini che si sono messi spontaneamente a ripulire perché la ferita non rimanesse evidente, un segno di forza quanto, a pensarci bene, un atto di presa di coscienza e di responsabilità.
Lo Spazio E si allinea con l'Expo, quantomeno a livello tematico. Rimane comunque sempre fedele alle sue radici culturali; di fronte all'imponenza degli edifici o all'opulenza che i vari Paesi ospiti vogliono vendere, questa mostra del Gruppo E indaga il cibo e la sua necessità nella maniera più semplice possibile: cibo come strumento che ci permette di andare avanti, sia esso un alimento in senso stretto sia esso un'idea, come può essere la famiglia, la lettura o la Bellezza.
In disaccordo con quanti sostengono che tutti i mali vengono da una classe politica che toglie fondi alla Cultura e all'Istruzione lo Spazio E vuole essere un esempio di come sia possibile trovare, fuori dal canali istituzionali, fonte di ispirazione per diventare persone migliori (e anche politici migliori!). Se si vuole andare a teatro non serve andare in un Grande Teatro, perché Milano è piena di piccole realtà teatrali: ci sono molte cose che possono risultare inutili, ma basta provarci una volta in più per trovare compagnie o piccoli teatri veramente interessanti. Se si vuole vedere Arte di qualità, aldilà dei grandi nomi presenti al Museo del Novecento, in Brera o nelle temporanee di Palazzo Reale, se si vuole cioè vedere Arte Contemporanea che non sia la solita copia di qualcosa già diventato famoso o un bieco tentativo di creare scandalo, ci sono diverse realtà, come lo Spazio E, per cui la Cultura viene prima di ogni cosa, perché considerata il motore che fa muovere la mente, il cibo dell'anima.
Inaugurazione 16 maggio ore 17
Conferenza/dibattito Arte: malattia o cura? ore 17.30
Spazio E- E2
Alzaia Naviglio Grande 4, Milano
Orari:
dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
domenica dalle ore 11.00 alle ore 19.00
Ingresso libero