Flash Art Italia : Tutto ciò che troviamo nel numero di questo mese.
Sul numero di febbraio 2016 della rivista d'arte contemporanea Flash Art, in Primo Piano troviamo:
Luciano Fabro di Sergio Risaliti. “Gli occhi di Luciano Fabro erano limpidi, si muovevano a destra e a sinistra rapidamente, ma con una certa timidezza […].
Ai materiali infondeva grazia ed espressività, alla storia dell’arte faceva riferimento per celebrarla e superarla, senza offenderla o violentarla”.
Raffaella Perna racconta il laboratorio di Piazza del Popolo “oltre l’obbiettivo”. “L’interesse degli artisti nello sperimentare media estranei alla tradizione, in questi anni, risponde a molteplici ragioni: il rifiuto della distinzione modernista tra generi e linguaggi artistici; la negazione dell’atto pittorico come espressione di una personalità unica e originale; l’attenzione per le implicazioni estetiche e sociali della cultura di massa attorno a cui ruota il dibattito teorico dell’epoca”.
Paola Nicolin intervista Adelita Husni-Bey. “Attraverso In The Cloud, come del resto in Movement Break, mi chiedevo questo: come ‘timbrare in uscita’, come decostruire una soggettività votata al successo, alla performance, al plasmarci con i nostri computer senza pensare più a come ‘prenderci cura’ di noi stessi, degli altri, di quello che succede al di fuori dei nostri miseri desideri individuali e dei nostri corpi stanchi”.
L’opera di Domenico Antonio Mancini come “dispositivo critico”. Intervista di Antonello Tolve. “Come quei pittori che dipingono per una vita lo stesso quadro cogliendo tra le righe sfumature infinitamente diverse, così io lavoro continuamente alla stessa opera, pur creando esperienze assolutamente diverse e autonome tra di loro, in cui le singole occasioni diventano tasselli di una visione più ampia e complessa”.
Jigger Cruz “tra presente e passato” di Francesco Sala. “Il tempo non sembra essere un problema per Jigger Cruz. Artista che nel momento propulsivo della propria carriera scelse di staccare la spina per un anno intero, annoiato da insuccessi commerciali oggi annichiliti da quotazioni in crescita verticale”.
Il sé e l’autoritratto di Frances Stark in una analisi di Eli Diner. “C’è qualcosa di sfacciato e provocante nel suo lavoro: ti sfida affinché ti piaccia. Stark sembra disposta – se non addirittura impaziente – a provare la flessibilità del suo progetto come se passasse attraverso la lente della banalizzazione e dell’omologazione di Instagram […]”
Jeremy Deller e Mark Leckey in conversazione con Matt Williams. “C’è un determinato punto nella tua carriera in cui ti viene chiesto di curare una mostra, e tu puoi solo sbrigartela come un esercizio di gusto – approcciarla come una cosa cool e leggermente disinteressata”.
Alessandro Bava in conversazione con Marco Tagliafierro. “Fino ad oggi ho cercato di mantenere indipendenti le mie attività nelle diverse discipline, ma andando avanti mi rendo conto di come questo sia in realtà impossibile”.
Speciale musei, artisti, critici, gallerie.
Giancarlo Politi intervista Vicente Todolì, Massimiliano Gioni, Andrea Bellini, Francesco Manacorda, Sergio Risaliti, Gianfranco Maraniello, Giacinto Di Pietrantonio, Letizia Ragaglia e Andrea Viliani.
Ennesima. La mostra sull’arte italiana a cura di Vincenzo de Bellis raccontata da Fabio Cavallucci, Sergio Risaliti, Michele D’Aurizio e Francesco Scasciamacchia.
Recensioni:
Milano: Recto Verso, Fondazione Prada; Artline, Palazzo Reale, Petrit Halilaj, Hangar Bicocca; Bloom/Jonas, Raffaella Cortese; Nicolas Momein, Fondazione Rivoli2; Roma: Three Romans, Lorcan O’Neill; Transformers, Maxxi; Torino: Darren Bader, Franco Noero; Christian Boltanski, Fondazione Merz; Verona: Verna, Aricò, Battaglia, Griffa, Studio La città; Reggio Emilia: Corin Sworn, Collezione Maramotti; Bergamo: Marco Cingolani, Thomas Brambilla.
Inoltre la sempre più avvincente Storia dell’arte di Marcello Jori.