Terza Edizione della "Mostra Internazionale del Libro d'Artista"
A Noto, presso i Bassi del Convitto Ragusa ( C.so V. Emanuele 91) si svolgerà dal 24 settembre al 16 ottobre c.a. la Terza Edizione della "Mostra Internazionale del Libro d'Artista".
L'evento, inserito nella programmazione della XII edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI che quest'anno si terrà il 15 ottobre, è a cura dell'Associazione Culturale Petali d'Arte, sotto la Direzione Artistica di Lucio Pintaldi e Cettina Lauretta, con il patrocinio del Comune di Noto / Assessorato alla Cultura.
Gli artisti partecipanti all'edizione 2016 sono: Andreina Argiolas, Silene Arnaldi, Sandy Bellantoni, Filippo Biagioli, Giuseppe Blando, Corrada Caccamo, Angela Caporaso, Maria Teresa Cazzaro & Barbara Ruotolo, Anita Marina Cerpelloni, Cristina Chiantaretto, Antonia Conte, Natalina Costa, Concetta De Pasquale, Vincenza Favaloro, Benedetta Iandolo, Beatrice Landucci, Cettina Lauretta, Giancarlo Lauricella, Lucia Longo, Angela Marchionni, Laura Medici, Gianremo Montagnani, Marina Pace, Antonella Pezzino, Lucio Pintaldi, Elide Piras, Alessandra Poli, Maija Rantasalo, Rossella Ricci, Angelo Riccobene, Corrado Roccaro, Monica Saladino & M. C. Cusimano, Yuichiro Sato, Anna Maria Scocozza, Marika Valsavoia, Rosanna Veronesi.
"Qui sine peccato est vestrum, primus lapidem mittat" (foto) è il titolo dell'opera della poliedrica artista messinese Sandy Bellantoni.
Di straordinario impatto visivo, Qui sine peccato est vestrum, primus lapidem mittat forse "è un po' provocatoria ma mette a nudo la fragilità umana nel momento di maggiore sconforto quando cioè l'essere umano non è in grado di risolvere eventi che, non certo per suo volere, lo trascinano nel buio della disperazione. E' così che pur temendolo compie un atto di estrema ribellione proprio nei confronti di Colui che lo ha creato. Quello che vediamo rappresentato qui e' quel terribile tragico istante in cui l'uomo scagliando la sua pietra sfida e rinnega tutto ciò in cui crede. Amore e fede cedono il posto all'ira e da questa vengono annulati... è la notte buia dell'anima." (S.Bellantoni)
Di straordinario impatto visivo, Qui sine peccato est vestrum, primus lapidem mittat forse "è un po' provocatoria ma mette a nudo la fragilità umana nel momento di maggiore sconforto quando cioè l'essere umano non è in grado di risolvere eventi che, non certo per suo volere, lo trascinano nel buio della disperazione. E' così che pur temendolo compie un atto di estrema ribellione proprio nei confronti di Colui che lo ha creato. Quello che vediamo rappresentato qui e' quel terribile tragico istante in cui l'uomo scagliando la sua pietra sfida e rinnega tutto ciò in cui crede. Amore e fede cedono il posto all'ira e da questa vengono annulati... è la notte buia dell'anima." (S.Bellantoni)
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