La Speculum Animae di Pasquale Guastamacchia al Bastione San Giacomo di Brindisi
Ultimi giorni per poter visitare (fino al 4 p.v.) la mostra personale dal titolo "Speculum Animae" dell' artista terlizzese Pasquale Guastamacchia presso il Bastione San Giacomo, a Brindisi, curata da Carmelo Cipriani.
“Dotato bronzista con una solida formazione alle spalle – scrive Carmelo Cipriani – Guastamacchia è innanzitutto scultore. In lui l’attività pittorica e quella plastica si susseguono senza soluzione di continuità, facendo apparire la prima emancipata affiliazione della seconda. Dalla scultura il pittore desume compattezza delle forme e precisione del tratto, percepibile sia nelle linee taglienti che nelle lievi virgole che puntellano la superficie pittorica. Alla semplicità del segno corrisponde l’essenzialità del colore, mai materico e sempre dominato.
In pittura fugge dalla mimesi, pur adottandola nella scultura. Nella giustapposizione di ampie e regolari masse cromatiche vi è un ordine strutturale superiore, genesi di un luogo pittorico trascendente, immateriale, in cui coesistono valori percettivi e stimolazioni interiori. Conquistata la profondità della superficie, all’artista non interessano più i corpi ma l’infinità dello spazio e il limite dell’orizzonte.
Guastamacchia concepisce la superficie pittorica come una gigantesca pagina bianca su cui tracciare linee e forme minimali, sintetiche. Nelle sue composizioni, larghe campiture sono attraversate da segni rettilinei, generalmente neri, che solo di rado si chiudono in forme geometriche note. Autentici tagli grafici, quasi sempre affastellati lungo i margini, fino a determinare al centro del supporto il vuoto assoluto, recuperando il valore estetico e concettuale della mancanza e dell’assenza. […].
L’alto discorso di Guastamacchia, pur scaturito da un travaglio solitario e orgoglioso, è sereno, privo di implicazioni morali o polemiche politiche o sociali. Un percorso coerente, una cifra stilistica riconoscibile eppure sempre originale. Stesure cromatiche sature, vibranti nella resa pittorica, e andamenti lineari spigolosi, raramente curvilinei, connotano i suoi dipinti, serene visioni interiori, da cui trapela evidente lo sforzo di chi all’arte della Natura ha preferito la natura dell’Arte.”.
In pittura fugge dalla mimesi, pur adottandola nella scultura. Nella giustapposizione di ampie e regolari masse cromatiche vi è un ordine strutturale superiore, genesi di un luogo pittorico trascendente, immateriale, in cui coesistono valori percettivi e stimolazioni interiori. Conquistata la profondità della superficie, all’artista non interessano più i corpi ma l’infinità dello spazio e il limite dell’orizzonte.
Guastamacchia concepisce la superficie pittorica come una gigantesca pagina bianca su cui tracciare linee e forme minimali, sintetiche. Nelle sue composizioni, larghe campiture sono attraversate da segni rettilinei, generalmente neri, che solo di rado si chiudono in forme geometriche note. Autentici tagli grafici, quasi sempre affastellati lungo i margini, fino a determinare al centro del supporto il vuoto assoluto, recuperando il valore estetico e concettuale della mancanza e dell’assenza. […].
L’alto discorso di Guastamacchia, pur scaturito da un travaglio solitario e orgoglioso, è sereno, privo di implicazioni morali o polemiche politiche o sociali. Un percorso coerente, una cifra stilistica riconoscibile eppure sempre originale. Stesure cromatiche sature, vibranti nella resa pittorica, e andamenti lineari spigolosi, raramente curvilinei, connotano i suoi dipinti, serene visioni interiori, da cui trapela evidente lo sforzo di chi all’arte della Natura ha preferito la natura dell’Arte.”.
Bastione San Giacomo
Via Nazario Sauro, 1-Brindisi
Orario: mar-dom 17.30-20.30
Ingresso gratuito
Via Nazario Sauro, 1-Brindisi
Orario: mar-dom 17.30-20.30
Ingresso gratuito