Le opere di Paul Gauguin in mostra alla Fondation Beyeler

Con Paul Gauguin (1848–1903) la Fondation Beyeler celebra uno degli artisti più importanti e carismatici in assoluto. Evento culturale fra i maggiori del 2015 a livello europeo, l’esposizione alla Fondation Beyeler riunisce circa cinquanta capolavori di Gauguin provenienti dai più rinomati musei internazionali e dalle maggiori collezioni private.

Si tratta della rassegna più prestigiosa sul sublime e pionieristico artista francese che sia stata realizzata negli ultimi sessant’anni in Svizzera; nei paesi limitrofi la più recente grande mostra risale a oltre un decennio fa. Avendo richiesto sei anni e passa di preparazione, è il progetto espositivo finora più oneroso nella storia della Fondation Beyeler. Ci si aspetta quindi un record di visitatori al museo. La prevendita è in corso sul sito: www.fondationbeyeler.ch cliccando su “Tickets”.

Nelle sale si possono ammirare sia i molteplici autoritratti di Gauguin sia le sue composizioni visionarie e spirituali del periodo bretone. Il fulcro della mostra è rappresentato dai quadri celeberrimi realizzati dall’artista a Tahiti. In queste tele Gauguin solennizza la sua visione di un mondo esotico intatto, fondendo natura e cultura, mistica ed erotismo, sogno e realtà in un’armonia perfetta.

Accanto ai dipinti la mostra allinea anche una selezione di enigmatiche sculture di Gauguin, che fanno rinascere l’arte dell’Oceania, già allora quasi del tutto scomparsa.

Non esiste al mondo un museo d’arte intitolato a Gauguin, motivo per cui gli eccezionali prestiti giungono da tredici nazioni: Svizzera, Germania, Francia, Spagna, Belgio, Gran Bretagna con Inghilterra e Scozia, Danimarca, Ungheria, Norvegia, Repubblica Ceca, Russia, USA e Canada.

Le opere convocate a Basilea vengono dalle più importanti collezioni di Gauguin del mondo, tra cui spiccano istituzioni come il Musée d’Orsay, Parigi; l’Art Institute of Chicago; i Musées Royaux des Beaux Arts de Belgique, Bruxelles; la National Gallery of Scotland, Edimburgo; il Museum Folkwang, Essen; la Gemäldegalerie Neuer Meister der Staatlichen Kunstsammlungen, Dresda; il Wallraf-Richartz-Museum, Colonia; la Tate londinese; il Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid; il Museum of Modern Art, New York; la Galleria nazionale di Praga e altre. In particolare la Fondation Beyeler è riuscita a farsi concedere per la mostra un gruppo di opere di Gauguin dalle leggendarie collezioni russe dell’Ermitage di San Pietroburgo e dal Museo Pushkin di Mosca.

Non solo come artista, ma anche come uomo, Paul Gauguin fu una personalità affascinante. Siamo felici di essere riusciti a riunire a Basilea i suoi capolavori che arriveranno da tutto il mondo. Persino per la Fondation Beyeler, riconosciuta internazionalmente per la qualità delle sue mostre, si tratta di una vera e propria sensazione“ sottolinea Sam Keller, il direttore del museo.

Le straordinarie creazioni di Gauguin raccontano della ricerca di un paradiso perduto, testimoniano della vita dell’artista, trascorsa tra mondi e culture e animata da passione e spirito d’avventura, come in un film.

Nessun artista più di Paul Gauguin ha affrontato un cammino lungo e avventuroso per trovare sé stesso e un’arte profondamente nuova. Dopo l’infanzia trascorsa in Perù, il suo essere marittimo giramondo su un mercantile, agente di borsa e bohémien nella Parigi fin de siècle, amico e sostenitore degli impressionisti, membro della comunità artistica di Pont-Aven in Bretagna, coinquilino di Van Gogh ad Arles, sempre tormentato dal desiderio bruciante per un’isola dei beati che spera di trovare a Tahiti e come eremita nelle isole Marchesi, fa di lui il primo nomade moderno ed emarginato volontario in rivolta contro la società che l’arte conosca. A Gauguin si deve la scoperta di un’inedita forma di sensualità, esotismo, primitivismo e libertà per l’arte moderna. Molti dei suoi capolavori più belli provenienti da tutto il mondo saranno presto esibiti a Basilea.

Guy Morin, il presidente del Consiglio di Stato di Basilea Città dice: “Paul Gauguin è uno dei grandi, grandi artisti! La presentazione dei suoi leggendari capolavori prossimamente alla Fondation Beyeler costituisce un evento di rilievo per i cittadini di Basilea e per tutta la regione. Una mostra di codesta importanza e di una tale eccezionale qualità testimonia ugualmente della eccellente reputazione di Basilea, villa votata all’arte. La sua fama di polo dell’arte è sostenuta da lungo tempo dalla passione e dall’entusiasmo per l’arte della sua gente. Il notevole programma di mostre alla Fondation Beyeler contribuisce da molti anni a mantenere questa tradizione ad un livello internazionale. Sono particolarmente felice di potere ammirare da vicino le meravigliose tele che Paul Gauguin ha realizzato in Bretagna e a Tahiti e sono convinto che questa esperienza artistica resterà per molti un evento indimenticabile”.

Anche Daniel Egloff, direttore di Basilea Turismo, ha dichiarato: “Siamo molto lieti di questa mostra evento alla Fondation Beyeler, in quanto una simile rassegna di grande richiamo favorisce la reputazione di Basilea come capitale culturale della Svizzera. Inoltre, siamo convinti che questa esposizione attirerà numerosi turisti”.

L’esposizione, di grande spessore emotivo, viene completata da un’ampia offerta di mediazione e didattica d’arte: per la prima volta la mostra comprende uno spazio multimediale pensato per tematizzare la biografia dell’artista e le sue opere principali. In aggiunta al catalogo scientifico esce una pubblicazione d’accompagnamento destinata al largo pubblico.

Per far fronte alla grande affluenza di visitatori, la Fondation Beyeler ha messo a punto un servizio ottimizzato al ristorante, al guardaroba, alla cassa e ai servizi igienici. Nel “Gauguin shop” appositamente allestito si possono trovare articoli nuovi e interessanti sulla vita e l’opera dell’artista.

La Fondation Beyeler desidera ringraziare Novartis per il generoso contributo alla mostra.

Post popolari in questo blog

Sparsa animae fragmenta recolligam ovvero Raccoglierò i frammenti sparsi dell’anima

Scoperto il nome della modella dell' origine del mondo di Courbet

Hypotheses non fingo.