M'illumino d'amore ... al Festival delle Luci di Gent.

Sono tanti i motivi che portano a Gent, splendida città belga che da Bruxelles dista appena 50 chilometri...tanti e, in questi giorni, se ne aggiungono altri: il Festival delle Luci ad esempio, e la mostra Lightopia, ma anche quella che raccoglie lettere d'amore di tutti i tempi.

Ancora pochi minuti e la terza edizione del Festival delle Luci (Licht Festival) prenderà avvìo e pqer quattro giorni (dalle 18 a mezzanotte di ognuno di questi) fasci luminosi e coloratissimi attraverseranno la città, riflettendosi sulla superficie dell'acqua dei canali, divertendosi con le ombre delle vie, accarezzando palazzi storici... Gent apparirà come un grande teatro a cielo aperto.

Questa attesissima terza edizione si articolerà nel centro storico della città e nel quartiere delle arti (così denominato per la presenza di importanti musei) per quasi 5 km lungo i quali ammirare sculture di luce, proiezioni spettacolari ed istallazioni di artisti nazionali ed internazionali. Il tutto con un'attenzione anche alla sostenibilità : luci led, proiettori a basso impatto energetico e un programma di buio previsto in interi quartieri consentirà di mantenere il livello di consumo energetico abituale.

Per l'occasione al Design Museum sarà possibile visitare la mostra "Lightopia", che racconterà, attraverso 300 installazioni, alcune anche interattive, come si può fare arte con la luce (designmuseumgent.be) .

E se (come qualcuno ha scritto) "l'amore è una delle luci della vita", non ci poteva che stare una mostra dedicata alle lettere d'amore : il Museum Voor Shone Kunsten raccoglie lettere scritte fra il 1870 e il 1930 di teneri rapporti (nascosti, pudichi o proibiti) che hanno accompagnato la vita di coppie di ogni genere sociale : si va dalle lettere fra Rimbaud e Verlaine, o fra Auguste Rodin e Camille Claudel, a quelle fra amanti... della porta accanto. 



Post popolari in questo blog

Sparsa animae fragmenta recolligam ovvero Raccoglierò i frammenti sparsi dell’anima

Salvador Dalì e il sogno che si avvicina

MEDITERRANEO, IL NOSTRO E L'ALTRUI